Denunciato per furto aggravato dai Carabinieri di Savigliano un pregiudicato 30enne di etnia sinti | L’ennesimo raggiro avvenuto dentro casa a danno di un anziano

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Continuano ad essere gli anziani, meglio se soli, ad essere le vittime preferite di malfattori senza scrupoli che li raggirano portandoli via danaro e preziosi.

I Carabinieri della Compagnia di Savigliano, al termine di un’indagine avviata sul furto patito da un pensionato 85enne del luogo, hanno identificato e denunciato un pregiudicato 30enne di etnia sinti responsabile del reato di furto aggravato in danno di persona anziana (si tratta di una specifica aggravante prevista dal Codice Penale a tutela degli anziani che prevede sanzioni più pesanti per chi commette questi reati).

Il nomade, spacciandosi per addetto dell’acquedotto,  ha raggirato il pensionato dicendogli che era in atto una contaminazione dell’acqua potabile con la conseguente smaterializzazione degli oggetti in oro e preziosi.

Il falso tecnico, con libero accesso nell’appartamento, invitava quindi la vittima a raccogliere l’oro, per metterlo “in salvo”, in una busta di nylon, ma non appena l’anziano si è distratto, il nomade non ha perso tempo e impadronitosi del bottino raccolto è fuggito.

Sul conto del pregiudicato sono in corso ulteriori indagini per verificare se, con lo stesso modus operandi, abbia messo a segno altri raggiri nella provincia del cuneese.