Approvazione definitiva, da parte del Senato, della Legge contro gli sprechi alimentari | Soddisfatto il viceministro Olivero “Un passo importante e utile anche alle tante organizzazioni della provincia di Cuneo impegnate nell’aiuto a persone bisognose”

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Tra gli obiettivi principali del provvedimento dove spiccano il recupero dei cibi e dei farmaci e la semplificazione burocratica delle donazioni, c’è la legge contro gli sprechi alimentari. 

Con l’approvazione al Senato, la Legge contro gli sprechi alimentari è diventata definitiva.

 

Una buona notizia visto che, secondo l’Istat, in Italia ci sono 4 milioni e 598 mila persone in stato di povertà assoluta e altre 8 milioni e 307 mila giudicate “relativamente povere”.

Tra gli obiettivi principali della nuova norma spicca proprio l’incremento del recupero degli sprechi e della donazione delle eccedenze, con la loro destinazione, in via prioritaria, a quanti sono in condizioni di sofferenza economica.

Nel nostro Paese, infatti, ogni anno vengono buttate nella spazzatura 5 milioni di tonnellate di cibo, per un controvalore di 12 miliardi di euro. Una situazione inaccettabile.

Già oggi si riescono a salvare e a devolvere a chi ne ha bisogno 550.000 tonnellate di eccedenze, ma il traguardo è di arrivare, in breve tempo, a un milione di tonnellate.

Inoltre, con la Legge viene favorito il recupero di altri prodotti, in particolare quelli farmaceutici, a fini di solidarietà sociale. Infine, una parte dell’attenzione è dedicata a limitare gli impatti negativi sull’ambiente e a promuovere l’educazione dei cittadini per diminuire gli sprechi. 

 

Il percorso parlamentare del provvedimento è stato seguito con particolare impegno dal cuneese Andrea Olivero: viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ed ex presidente nazionale delle Acli. Proprio alla guida di quest’ultima organizzazione, l’attuale componente della squadra di Governo è stato tra i promotori dell’Alleanza contro la povertà.

“Sono molto soddisfatto dell’ok ottenuto dalla nuova norma – afferma Olivero – perché chi mi conosce sa come tutta la mia attività sociale e politica è sempre stata indirizzata a ridurre le disuguaglianze e a favorire l’inclusione delle persone più fragili. Con il voto, il Parlamento e il Governo hanno stretto un’alleanza contro gli sprechi e per aiutare chi è meno fortunato”.

Come è stato costruito il provvedimento? “Insieme al Terzo Settore, cioè con le Associazioni e gli Enti caritativi, dalla Caritas al Banco Alimentare, alla Comunità di Sant’Egidio, che, da sempre, sono al servizio degli ultimi e già intercettano gli sprechi e li ridistribuiscono ogni giorno con grande costanza e impressionante capillarità. Si tratta di una norma fatta insieme e non sulla testa dei volontari e scritta con un vero spirito sussidiario”.
Un percorso nato anche ad Expo? “Durante i sei mesi dell’esposizione di Milano abbiamo spesso discusso di quanto sia importante e strategico contrastare lo spreco alimentare e la Legge è anche frutto dell’esperienza maturata in quei dibattiti e confronti. Si tratta di un altro passo estremamente concreto e nella giusta direzione”.
Cosa contraddistingue il risultato finale ottenuto? “Non abbiamo seguito la logica punitiva recentemente scelta dalla Francia che prevede solo obblighi e sanzioni e, peraltro, recupera e ridistribuisce molto meno di noi. Invece, abbiamo deciso di agevolare chi dona e di favorire, promuovere, educare. Per una volta le Istituzioni si muovono per accompagnare e non per multare”.
In provincia di Cuneo, come funziona l’assistenza alimentare alle persone in stato di povertà? “Sono molte le organizzazioni, tra cui Caritas, Banco Alimentare, Croce Rossa e San Vincenzo, che, tutti i giorni, attraverso migliaia di volontari, raccolgono e distribuiscono cibo alle persone e alle famiglie indigenti, alle comunità di accoglienza e nei centri aperti al pubblico. Se ne parla poco, però sono in ogni città e paese della provincia. Attraverso il provvedimento rendiamo più facile il loro lavoro”.

 

LE PRINCIPALI NOVITA’ DELLA LEGGE:

Definizione di eccedenze e sprechi alimentari
Le eccedenze alimentari sono i prodotti alimentari che, fermo restando il mantenimento dei requisiti di igiene e sicurezza, rimangono invenduti per varie cause. Per sprechi alimentari si intendono i prodotti alimentari, agricoli e agroalimentari ancora commestibili che, però, vengono scartati dalla catena del settore per ragioni commerciali o perché prossimi alla data di scadenza.

Semplificazione burocratica
Donare diventa più semplice. Vengono previsti tagli agli adempimenti burocratici e introdotte semplificazioni nella comunicazione telematica all’amministrazione finanziaria. Le disposizioni si aggiungono a quelle già contenute nella Legge di Stabilità 2016, che ha diminuito la burocrazia per le donazioni fino a 15.000 euro (prima la soglia era di 5.000 euro).

Rafforzamento del Tavolo indigenti
Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali che, insieme a Enti caritativi, industria e grande distribuzione, già presenti, vedrà la nuova partecipazione delle organizzazioni agricole. E’ previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare alle persone in difficoltà. Inoltre, è attivo il bando Agea (prima tranche di 2 milioni di euro del Piano complessivo di 10 milioni di euro) per l’acquisto di latte crudo da trasformare in quello a lunga conservazione e da donare, poi, ai bisognosi.

Innovazione contro lo spreco
E’ stato istituito, al Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, un Fondo da 3 milioni di euro (un milione di euro per ognuno degli anni 2016, 2017 e 2018) da destinare al finanziamento di progetti innovativi capaci di limitare gli sprechi e di impiegare le eccedenze, nonché per promuovere la produzione di imballaggi riutilizzabili o facilmente riciclabili.
Sconto sulla Tari per le attività produttive e della distribuzione che donano ai bisognosi
I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti (Tari) alle attività che producono e distribuiscono alimentari, quando li donano ai bisognosi.

Alimenti confiscati
Nel caso di confisca di prodotti alimentari, l’autorità giudiziaria disporrà la loro cessione gratuita in via prioritaria alle persone in difficoltà economica.

Riduzione degli sprechi nelle mense pubbliche
Il Ministero della Salute potrà individuare delle Linee guida per gli Enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, con l’obiettivo di prevenire e ridurre lo spreco relativo alla somministrazione degli alimenti.