Verso Rio 2016 – Elisa Rigaudo: “Spero di portare in alto la mia Granda”

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È una degli atleti più esperti della spedizione azzurra ed è anche l’orgoglio cuneese nel mondo, vista la sua medaglia olimpica di bronzo conquistata a Pechino nel 2008. La marciatrice Elisa Rigaudo si prepara con grande entusiasmo ai suoi quarti Giochi Olimpici e ci racconta le sensazioni a pochi giorni dalla partenza della spedizione per il Brasile.

 

Elisa, Rio 2016 sarà anche la tua quarta Olimpiade. Che sensazioni si provano quando ci si prepara alla manifestazione per eccellenza avendo alle spalle un percorso sportivo così ricco di soddisfazioni?
“Essendo la quarta, in tutta onestà, devo dire che la vivo più serenamente. Essendoci già passata in altre tre occasioni, so come si approcciano settimane di tensione come queste. L’agitazione è minore ma l’emozione è sempre alle stelle: puoi farne anche dieci, ma resteranno sempre le Olimpiadi”.

 

A 36 anni e con tre Olimpiadi ed una medaglia alle spalle, sei sicuramente tra gli atleti più esperti del gruppo azzurro. Vantaggio o svantaggio?
“Devo ammettere che per alcuni aspetti è un’arma a mio vantaggio contro alcune avversarie più giovani. In realtà anche con le giovani con cui mi alleno, se c’è la necessità porto la mia esperienza, anche se è difficile dare consigli perché nell’atletica ognuno fa per sé. Non nascondo che a volte mi chiedono suggerimenti su come gestire il percorso di avvicinamento.

 

Il tuo palmares olimpico vanta un sesto, un terzo ed un settimo posto. Quali sono le ambizioni di Elisa Rigaudo a Rio 2016?
“Riconfermarmi tra le prime otto al mondo sarebbe un risultato certamente appagante. Come sempre, però, vediamo come si mette la gara: non ci saranno le russe (squalificate per lo scandalo antidoping che ha coinvolto la loro federazione, ndr) ma ci saranno le cinesi, come sempre pericolose, la messicana Guadalupe Gonzalez, che sta andando molto forte, ed una brasiliana che gioca in casa”.

 

I cuneesi sicuramente faranno il tifo per te. Che cosa ti senti di dire loro a poche ore dalla partenza?
“Che spero di portare in alto la mia provincia Granda, a cui sono molto legata, perché mi alleno anche lontano da casa ma quando posso torno per proseguire la preparazione nella mia terra”.

 

Carlo Cerutti