Confindustria Cuneo con le stazioni sciistiche cuneesi nella protesta contro la Regione Piemonte | Malcontento nato per la disparità di trattamento rispetto a Val Susa ed Alagna

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Confindustria Cuneo condivide e sostiene fortemente la protesta dei rappresentanti delle stazioni sciistiche della provincia di Cuneo riunite nella Sezione Turismo dell’Unione Industriale della Provincia, che lamentano la scarsa attenzione riservata al sistema neve del Cuneese da parte della Regione Piemonte che nella distribuzione dei suoi finanziamenti continua a preferire le montagne della Val Susa e di Alagna a quelle della provincia di Cuneo.

 

Le stazioni sciistiche del Torinese ed Alagna hanno attinto per anni e anni a piene mani dallo Stato e dalla Regione lasciando agli altri, in particolare agli impianti sciistici della Granda, solo irrisori finanziamenti. Ora, il lavoro duro e la forza della disperazione non bastano più. I rappresentanti del comparto sciistico hanno dunque presentato nei giorni scorsi alla Regione e al presidente Chiamparino un piano concreto e unitario per rilanciare le montagne del Cuneese, colpite nel corso dell’ultimo inverno da una nuova crisi senza precedenti per colpa delle assenti precipitazioni nevose. Un progetto da 69 milioni di euro che prevedeva un impegno dell’ente pubblico pari a 55 milioni di euro, ma anche un cofinanziamento di 14 milioni di euro da parte dei Comuni riuscendo a compattare stazioni sciistiche, grandi e piccole, dalle vocazioni turistiche profondamente diverse.

 

“Lo abbiamo fatto – affermano i rappresentanti delle stazioni sciistiche – perché siamo tutti consapevoli che senza nuovi investimenti e nuove idee, senza un vero rinnovamento del territorio alpino, il destino delle nostre vallate è segnato e in breve tempo si andrà verso il degrado e lo spopolamento. Purtroppo, però, ci è stato ancora una volta detto che per noi i soldi non ci sono. Ancora una volta evidenziamo come ci siano figli e figliastri, ma non intendiamo mollare e vogliamo far sentire alla Regione la nostra voce e il nostro dissenso per questa ennesima disparità di trattamento, consapevoli di essere uno dei traini dell’economia del Piemonte. Auspichiamo che la Regione, durante la fase di approfondimento del progetto che dovrebbe avvenire nelle prossime settimane, vorrà rivedere la sua posizione”.

 

Il tema della sperequazione nella distribuzione delle risorse regionali da parte della Regione Piemonte a tutto vantaggio dell’area metropolitana del Torinese e a scapito delle province è stato discusso anche di recente dal Patto per lo sviluppo – sodalizio che raggruppa tutte le associazioni di categoria del Cuneese – nel corso di un incontro svoltosi proprio in Confindustria Cuneo.

 

c.s.