Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Biella: Scoperti 8 lavoratori “in nero” | Prosegue l’attività di contrasto delle fiamme gialle ai fenomeni del sommerso di azienda e del lavoro nero

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I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e della Compagnia di Biella, impegnati in attività di controllo economico del territorio finalizzate al contrasto dei fenomeni del sommerso di azienda e del lavoro nero, hanno effettuato, nel mese di giugno e primo scorcio di luglio, una serie di interventi nei confronti di varie aziende nel settore della ristorazione, riparazioni automezzi e discoteche, individuando otto lavoratori completamente “in nero”.

 

Gli interventi sono stati predisposti su tutto il territorio provinciale, in esecuzione dell’ormai collaudato piano di contrasto al lavoro irregolare dedicando particolare attenzione ai settori più a rischio.

In aderenza a quanto disposto dalla Legge n. 9/2014 che ha previsto un aumento delle sanzioni per il lavoro nero, in capo al datore di lavoro sono state contestate irregolarità punite con il pagamento della maxi-sanzione (da un minimo di € 1.500 ad un massimo di € 9.000 per ciascun lavoratore irregolare); in alternativa, è prevista la possibilità per il titolare dell’attività di aderire alla diffida “ora per allora”, attraverso l’assunzione del lavoratore, con determinate modalità e il pagamento di una sanzione minore.

 

Il contrasto all’impiego di manodopera in nero riveste notevole importanza anche per quanto concerne la tutela della sicurezza e dell’incolumità dei lavoratori ed in particolare per le tutele previdenziali e assicurative degli stessi, in quanto, com’è noto, le prestazioni lavorative irregolari non danno diritto alla maturazione dei requisiti per la pensione né all’assistenza in caso di eventuali infortuni sul lavoro. Non va, inoltre, sottovalutato l’effetto distorsivo che l’impiego di manodopera in nero o irregolare riverbera sulla libera concorrenza, danneggiando sensibilmente le imprese che rispettano le regole.

 

E’ utile ricordare che la regolarizzazione dei propri dipendenti può avvenire anche attraverso i “buoni lavoro” (cc.dd. voucher), un sistema di pagamento che può essere utilizzato in tutte quelle forme di lavoro, occasionale e discontinuo, non regolamentate da un contratto. In questo modo il datore di lavoro, oltre ad agire nella legalità, usufruisce anche di una copertura assicurativa Inail, al pari del lavoratore, il quale, oltre al compenso non soggetto a tassazione, beneficia anche del versamento dei contributi all’Inps che andranno ad alimentare la sua posizione contributiva e potranno essere usati in futuro per la pensione.

 

I controlli, che proseguiranno in tutto il biellese in maniera costante nel periodo estivo, si inquadrano nell’ottica di un ampliamento delle iniziative poste in essere dalla Guardia di Finanza per fronteggiare il fenomeno dell’abusivismo e tutelare il lavoratore.

 

CS