Perito del tribunale di Cuneo preso a fucilate in un cascinale del braidese | Il professionista vine scambiato per un ladro durante un sopraluogo

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Nel torrido pomeriggio di martedì, un perito del tribunale di Cuneo mandato per un sopraluogo su un cascinale del braidese è stato erroneamente scambiato per un ladro e quindi sorpreso alle spalle da una scoppiettata di fucile.

L’uomo non era la prima volta che si recava a fare rilievi presso la vecchia grande fattoria di cui una porzione finirà all’asta per ragioni fallimentari. Siccome il complesso è disabitato da tempo e  non potendo far altro che scavalcare il cancello e rimuovere un vetro per introdursi nei locali a fare i rilievi, per un fatale equivoco, attira l’attenzione di chi abita l’altra porzione del complesso, che senza pensarci due volte incomincia a sparare pensando ad un infrazione.

Uno dei proiettili si conficca nel muro esterno ed il perito terrorizzato esce allora dai locali, ritrovandosi difronte ad un uomo amato di carabina sul balcone della casa di fronte. Il professionista gridando prova a farsi riconoscere, a quel punto il “giustiziere” rientra in casa.

Il perito quindi, terminata la perizia, si dirige dai carabinieri di Bra per segnalare l’increscioso accaduto e di seguito posta sui social network tutto il disappunto e la rabbia sulle reazioni avventate dettate da un semplice equivoco: «Capisco che faccia caldo e il sole dia alla testa ma sparare a vanvera in pieno giorno sul fondo confinante pensando che ci siano gli zingari, mi pare sia da idioti irresponsabili». E conclude: «Oggi avrei voluto portare con me mio figlio quattordicenne per far vedere che lavoro faccio. Fortuna che ha vinto la sua pigrizia altrimenti avrebbe dovuto spiegare agli amici il mestiere di papà: schiva le fucilate».

 

AF