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Non manca il grande cinema nella seconda giornata di incontri a Collisioni. Sul palco è arrivato infatti il regista, attore e sceneggiatore statunitense Abel Ferrara, autore della celebre “trilogia del peccato” composta da “Il cattivo tenente”, “Occhi di serpente” e “The Addiction” e, più recentemente, opere quali “Go Go Tales”, ‘Welcome To New York” e “Pasolini”.
L’ultima opera del regista cresciuto nel Bronx è però un docufilm dedicato alla controversa figura di Padre Pio, intitolato appunto “Searching for Padre Pio”, che lo stesso Ferrara racconta così “E’ una figura affascinante, che ho voluto raccontare partendo dalle radici, quelle di questo ragazzo cresciuto in Puglia e diventato frate, osteggiato anche dalla Chiesa che non vedeva di buon occhio questo personaggio, chiamato ignorante, osteggiato, a prescindere che facesse miracoli o avesse le stimmate. Ma Padre Pio, così come mio nonno, era un uomo che credeva nella compassione. Per anni è stato chiamato “il grande confessore”, e una cosa che mi ha affascinato di lui era il suo stare ore e ore nel confessionale ad ascoltare i peccati degli altri”.
Quindi una spiegazione sul suo modo di lavorare, arrivando ad un film dopo essere partito da un documentario “Io lavoro così: mi documento, preparo il documentario, e quello diventa la base per il copione del film. La bellezza del documentario è proprio questa, il fatto che scrivi la storia che arriva direttamente dalla bocca della gente. La bellezza della storia è anche la forza della cinepresa e la bellezza di esprimere la forza di una storia. Ma l’essenza di tutto è riuscire a capire chi ha una storia da raccontarti, e questa è la bellezza del cinema”
