Doppio assolo di Olivero e Nervo al 41° Circuito Serale di Borgo San Dalmazzo

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Con il classico Circuito Serale di Borgo San Dalmazzo, ha preso il via La Cinque Sere, una manifestazione infrasettimanale che ci terrà svegli per cinque serate di questa, almeno per ora, calda estate.

 

Il circuito è un tracciato cittadino, interamente pianeggiante e chiuso al traffico, che misura 1350 metri, da fare 25 o 30 volte, secondo la fascia d’età.
L’organizzazione della manifestazione è come sempre curata dall’ASD Pedona Argirò, con il sostegno del Comune di Borgo San Dalmazzo e il contributo della Cassa Rurale ed Artigiana di Boves e di quella di Risparmio di Saluzzo.
Come gli altri anni, i concorrenti che vengono a iscriversi, sono omaggiati di un molto gradito pacco gara, messo a disposizione dagli organizzatori.

 

Alle 19,30 si schierano ai nastri di partenza i 26 concorrenti la cui età supera i 50 anni, atleti non più giovanotti ma con la stessa voglia di gareggiare e la stessa energia di quando erano più giovani. Gente d’esperienza che sicuramente darà spettacolo al pubblico che si va assiepando lungo il percorso di gara e dietro le transenne dell’ultimo rettilineo. E per garantire lo spettacolo e movimentare ulteriormente la corsa, gli organizzatori hanno messo in palio due Traguardi Volanti, al 10° e 15° giro per i primi tre che passeranno sulla linea del traguardo.
La Polizia Municipale comunica che il percorso è sgombro di auto e cose e la corsa prende il via.
Il giro è breve e, appena dopo due minuti, vediamo transitare il gruppo tirato dal presidente del Team Bike Pancalieri, Giancarlo Aghemo, alla cui ruota c’è l’esponente del Team Santysiak, Roberto Ostorero, vincitore lo scorso anno.

 

Nella seconda tornata provano a evadere Capellino, Marletta, Ostorero, Alparone e altri due concorrenti, ma il sestetto ha vita breve e dopo che sono rientrati anche Dana e Mattiuzzi, il gruppo si ricompone. Dal marasma che ne segue, il piaschese Beppe Olivero trova lo spunto per lanciarsi in avanscoperta e lo vediamo transitare al 4° passaggio sulla linea del traguardo, con 12” di vantaggio su, che tira il gruppo con Ostorero a ruota in veste di copertura.

 

Il giro successivo, Olivero è ancora al comando della corsa e il suo vantaggio è adesso di 21” sul gruppo tirato da Gomba, Capellino, Ostorero, Mattiuzzi e Dana.
Il fuggitivo amministra il vantaggio e il plotone alle sue spalle non si danna troppo l’anima per andarlo a prendere. Si arriva così al Traguardo Volante del 10° giro , con Olivero che transita primo, seguito a 31” da Capellino e Dana.
Anche il gentleman Dell’Atti approfitta della calma che segue la volata del TV per lanciarsi solitario all’inseguimento dell’alfiere del Team Santysiak. E il giro successivo, transita con un distacco di soli 20” dal battistrada ma con 10” di vantaggio sugli immediati inseguitori, Mattiuzzi, Gomba e Capellino.
Il tentativo di riaggancio di Dell’Atti dura cinque tornate. Il suo vantaggio dagli inseguitori sale fino a 16” ma il distacco da Olivero non si accorcia mai sotto i 20”.

 

I corridori transitano con quest’ordine anche al Traguardo Volante del 10° giro, con Capellino che conquista il terzo posto. Poi, al giro successivo, Dell’Atti lo troviamo nuovamente nel gruppo inseguitore, mentre Beppe Olivero ha aumentato nuovamente il suo vantaggio. Forse qualcuno sperava in un suo cedimento e invece il coriaceo ed esperto battistrada che ormai è incitato a gran voce dal pubblico, non molla neanche di un metro e approfitta delle “pause di riflessione” che si concedono gli inseguitori, per aumentare ulteriormente il suo margine di vantaggio. Vantaggio che cresce fino a rasentare il minuto.
Gli ultimi giri sono una marcia trionfale per il fuggitivo. Alle sue spalle, poco prima che suoni la campana, evade ancora Dell’Atti ma i 150 metri conquistati, non gli sono sufficienti per contenere il ritorno del gruppo impegnato in volata.
Beppe Olivero taglia vittorioso il traguardo, coprendo i 33,750 km alla media di 39,590 km/h davanti a Capellino che, 30” dopo, vince lo sprint del gruppo precedendo Dana, Ostorero, Dell’Atti, Alparone e gli sgA Longo e Marletta.
Tra gli sgB, Traversa precede Isoardo.

 

Si dà il tempo al vincitore di fare il giro d’onore con tanto di mazzo di fiori consegnatogli dagli organizzatori, che sulla linea di partenza sono pronti e schierati i 37 “giovani” sotto i 50 anni.
Sono le 20,40 e il sole ha già da tempo iniziato la sua discesa dietro le Alpi quando la corsa prende il via. Saranno da compiere 30 tornate, per un equivalente di 40,500 km.
La partenza è “fulminante” e, al primo passaggio vediamo Petruzzelli in testa a un manipolo di corridori composto da Mattia Magnaldi, vincitore lo scorso anno, Desco, Lanzo, e Girardi, inseguiti a 100 metri da Dracone alla testa del gruppo.
La fuga dura poco. Al passaggio seguente troviamo in testa alla corsa Gribaudo, Magnaldi, Lanzo e Pacchiardo ma con tutti gli altri dietro.

 

Nelle tornate che precedono il primo Traguardo Volante, quello del 10° giro, assistiamo ai tentativi di fuga prima di Nervo e poi di Davi e di Luca Carlini, entrambi puntualmente stroncati dalle tirate dei componenti del gruppo, nel quale vediamo spesso in testa, Angaramo, Pacchiardo, Lanzo, Magnaldi, Rivetti, Casale, Finotto, Sosnovschenko e Nebbiolo.
Il TV se lo aggiudica Pacchiardo,allo sprint, davanti a Gribaudo e Sosnovschenko, ma la corsa non concede tregua e si viaggia sempre a tutta.
Adesso è il veterano Riva che prova a scappare, seguito da Davi. Il tentativo di Riva dura due tornate, prima di essere raggiunto da Magnaldi. I due procedono ancora per un paio di giri ma poi il plotone, che ha già perso parecchie unità, si rifà sotto. Appena ripresi Riva e Magnaldi, seguendo una vecchia strategia che suggerisce, che appena ripreso un compagno di squadra, provi a ripartirne un altro, scatta Alessandro Nervo, compagno nell’ASD Roero Spèeed Bike, di Riva.

 

Il longilineo corridore di Sommariva Perno transita più volte sulla linea del traguardo suscitando l’ammirazione e attirando gli applausi del pubblico. Gli inseguitori, tra i quali notiamo uno scatenato Pacchiardo, non mollano, ma Nervo sembra non sentire la fatica e quando arriviamo al Traguardo Volante del 20° giro, il suo vantaggio sul secondo, Luca Carlini, che è fuori anche lui da tre giri, è di 22” mentre il terzo, Giuseppe Lanzo è a 33”.
Provano ancora in parecchi a ricucire lo strappo, tra essi i più attivi sono Pacchiardo, Magnaldi, Davi, Casale e i gemelli Davide e Luca Carlini, ma Nervo è imprendibile e quando suona la campana dell’ultimo giro e si preparano i flash dei fotografi perché ormai è quasi buio, il vantaggio del fuggitivo sfiora il minuto ed è di 55” quando Alessandro Nervo, già secondo qui a Borgo nel 2015, taglia il traguardo vittorioso alla media di 41,137 km/h.

 

La volata del gruppo inseguitore è vinta da Pacchiardo su Sosnovschenko, Magnaldi, Ferracin (1° veterano), Lanzo, Rivetti, Bommarito, Dracone, Riva, Marcello Lanzo, Desco, Uzzas, Angaramo, Porro e tutti gli altri, come da classifica che in breve tempo è esposta per chi la vuole consultare nell’attesa della premiazione, che avviene alla presenza del Sindaco di Borgo San Dalmazzo, signor Gian Paolo Beretta ed è officiata dallo “speaker” John Forneris, che ha commentato in diretta al pubblico, i particolari della corsa, e dai compagni di “equipe” Marco Tomatis, Giuseppe Viale e i titolari della Cicli Argirò, Ivan Dutto e Danilo Argirò.
Si premiano i primi tre ai 4 Traguardi Volanti delle due gare e poi si passa ai due vincitori, cui va, oltre a un trofeo e altre cose, anche una bicicletta da ragazzo offerta dalla ditta Argirò. Per tutti gli altri ci sono cesti e borse di prodotti alimentari e confezioni di vino. Tutti i presenti sono premiati.

 

Il Circuito Ciclistico di Borgo San Dalmazzo 2016, che va avanti da ben 41 edizioni, chiude il sipario dopo avere dato in entrambe le corse uno spettacolo “dal vivo” che raramente si può cogliere, con due protagonisti, Olivero e Nervo, che pur non essendo grandi campioni, hanno reso l’idea di quanto sia importante credere in ciò che si fa. Loro hanno creduto a un’impresa quasi impossibile e sono stati premiati. Questo è l’insegnamento che vorremmo trasmettesse il ciclismo: credere e impegnarsi a fondo in quello che si fa. Il successo prima o poi è garantito.
Dopo la prima prova, la Classifica della 5 Sere vede al comando Magnaldi, Nervo, Ferracin, Olivero, Longo e Traversa, rispettivamente nelle categorie junior, senior, veterani, gentleman, sgA e sgB.
Prossima Sera, giovedì 14 luglio a Polonghera.

 

Le foto della corsa e premiazione finale sono consultabili cliccando sul seguente collegamento:
https://picasaweb.google.com/110336262776895138773/6305972922450050753