Atletica Mondovì: 6° posto per Giulia Liboà nel salto in lungo ai Campionati Italiani Assoluti

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Rieti con il suo splendido stadio “Raul Guidobaldi”, ha fatto da cornice alla 106ª edizione dei Campionati Italiani Assoluti.

 

 

Da venerdì 24 a domenica 26 giugno sulle piste e pedane del catino laziale, si sono sfidati quasi 950 atleti, tra individuali e staffettisti, in rappresentanza di 178 società, per la conquista dei 42 titoli in palio (21 maschili e altrettanti femminili comprese quelli di prove multiple) e per la coppa Italia di società.

 

Dalla tre giorni di Rieti, ha preso forma la squadra nazionale che rappresenterà l’Italia in occasione dei prossimi Europei di Amsterdam, in programma nella capitale olandese dal 6 al 10 luglio e ha dato indicazioni importanti per la squadra olimpica di Rio.

 

L’Atletica Mondovì ha partecipato alla trasferta in terra laziale con ben otto atleti, ma non è arrivato l’acuto che ci si aspettava: nel carniere vi è il solo sesto posto di Giulia Liboà nel salto in lungo.

 

Giulia, giunta a questo appuntamento clou della stagione e fondamentale per le prossime convocazioni in nazionale e per il prosieguo della carriera, non è riuscita ad esprimersi su quelle misure che potenzialmente sono alla sua portata ma non ancora raggiunte e che potrebbero aprirle le porte del professionismo. Il sesto posto nella finale del salto in lungo agguantato con la misura di 6,09 metri, lascia quindi un po’ di amaro in bocca. La gara, certo, è stata molto condizionata dalle violente raffiche di vento che hanno complicato oltremodo le rincorse delle atlete, in particolare a Giulia che proprio sulla rincorsa ha il suo tallone d’Achille. La gara, davvero appassionante per le posizioni di testa, è stata vinta da Laura Strati dell’Atletica Vicentina con il 6,49 metri dell’ultimo salto: stessa identica misura saltata, sempre all’ultimo tentativo, da Martina Lorenzetto (campionessa tricolore uscente a Torino nel 2015 proprio con 6,49 metri). Non è bastata neanche la seconda misura a decretare la vincitrice, entrambe planate a 6,33 metri. Il titolo è stato così assegnato in base al terzo migliore salto: 6,29 metri contro 6,27 metri a favore della veneta.

 

L’Atletica Mondovì, purtroppo è rimasta al palo anche nella gara in cui si riponevano concrete chance di medaglia dopo il sesto posto raggiunto l’anno scorso dalla 4×100 femminile e il quarto, per soli due centesimi, agli italiani indoor. Michela Sibilla, tra una prova e l’altra della maturità, Francesca Roattino, Maria Pia Baudena e Giulia Liboà sono scese in pista determinate a voler recitare un ruolo da protagoniste, consapevoli della possibilità concreta di giocarsi il titolo fino in fondo. Ancora una volta fatale è stato il secondo cambio: la partenza anticipata della Baudena ha compromesso la regolarità del passaggio di testimone, avvenuto, poi, oltre il settore.

 

Davvero un peccato perché le ragazze monregalesi, dopo le prime due belle frazioni di Michela Sibilla dai blocchi e di Francesca Roattino sul rettilineo opposto, erano addirittura davanti al Gruppo Sportivo Forestale, poi laureatosi campione italiano con 45”13 e alle milanesi della Bracco Atletica, seconde con il crono di 45”28. Milvio Fantoni d.t. dell’Atletica Mondovì che ha seguito le ragazze per questi due anni non nasconde la delusione: “É stata un’occasione persa e forse irripetibile per una squadra come la nostra – non professionistica, quindi con risorse limitate e sopratutto composta interamente da ragazze cresciute nelle fila dell’Atletica Mondovì – di poter vincere il titolo italiano in una staffetta”.

 

Squalifica anche per la 4×100 maschile composta da Nicolas Bolla, Ludovico Sanna, Ferdinando Mulassano e Federico Stantero a causa di un “fuori settore” nel terzo cambio e ultimo cambio.

 

Purtroppo fuori dalla finale sia Ferdinando Mulassano che Francesca Roattino entrambi iscritti sui 100 metri. Se per Ferdinando, diciassettesimo con 10”95, l’accesso alla finale alla luce dei tempi fatti segnalare dai primi otto sarebbe stata davvero ostica anche correndo sui suoi tempi, un pizzico di sfortuna ha condizionato la qualifica della Roattino: infatti nella quarta e ultima batteria in cui ha corso la velocista vicese, il vento contro soffiava a quasi 3 metri al secondo appesantendo così il crono: il 12”20 fatto segnare non è bastato per i due tempi di ripescaggio. Le gare sono state vinte dal nuovo fenomeno dell’atletica italiana: Filippo Tortu diciassettenne finanziere lombardo primo con 10”32, ma già in grado di scendere due volte a 10”24 e, tra le donne, dalla portacolori della Forestale Gloria Hooper in 11”38.

 

c.s.