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“La Fabbrica delle Idee” fa tappa a Racconigi e Carignano

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Faber Teater, Teatro della Caduta e Babilonia Teatri sono le prossime compagnie protagoniste al festival La Fabbrica delle Idee da martedì 28 a giovedì 30 giugno a Racconigi (Cn), presso l’ex ospedale psichiatrico.

Il festival, giunto alla XVI edizione e diretto da Marco Pautasso, ha preso il via domenica 12 giugno e prosegue fino a lunedì 4 luglio con l’ultimo spettacolo in programma a Carignano (To), Il Prete Giusto, scritto da Vincenzo Gamna, cui la rassegna è dedicata.

 

Emigranti è lo spettacolo itinerante di musica e teatro popolare che Faber Teater di Chivasso propone martedì 28 giugno (ore 21.45 – Ex ospedale psichiatrico Racconigi), scritto e diretto da Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone (2011). Un viaggio in cui sei attori-musicisti evocano terre, mondi, avventure e vite lontane – a sottolineare la ricchezza culturale e umana di ogni popolo – tra amori e tradimenti, foto ricordo, lotte e danze. Attraverso azioni, musiche e canti provenienti da diversi paesi, nutrono il ricordo di quelle terre, parlano lingue che possono essere di molti, senza tempo e senza dove: ricordo, nostalgia, ma anche gioco, scherzo, emozioni. Scambi di ruoli, relazioni amorose e scontrose, atmosfere francesi d’antan e feste yiddish, coppie di baciatori e sfidanti a colpi di capoeira, roteare di gonne spagnole.

 

A cento anni dalla morte di Guido Gozzano, mercoledì 29 giugno (ore 21.45 – Ex ospedale psichiatrico Racconigi), il Teatro della Caduta di Torino gli dedica uno studio sul poemetto La signorina Felicita ovvero la felicità, un inno alla sua poetica e all’apparente semplicità della sua forma, scritto e interpretato da Lorena Senestro e diretto da Massimo Betti Merlin. Riportati in vita dall’attrice e dal pianista in scena (Andrea Gattico), i personaggi delle poesie di Gozzano dialogano tra loro, evocando gli ambienti e il fascino per il mediocre quotidiano. Il personaggio che ci guida nel pensiero e nel mondo gozzaniani è la signorina Felicita, simbolo della poetica dello scrittore e del crepuscolarismo, una bellezza che non è possibile in un mondo scandito da abitudini pratiche e contraddistinto dal gusto convenzionale.

 

Sempre accolta con entusiasmo, torna al festival Babilonia Teatri, la compagnia veronese apprezzata per il suo sguardo irriverente, che il 29 luglio riceverà il Leone d’argento per il Teatro alla Biennale di Venezia. Alla Fabbrica delle Idee presenta il nuovo spettacolo Inferno, in cartellone per la serata di giovedì 30 giugno (ore 21.45 – Ex ospedale psichiatrico Racconigi), un tributo alla forza dirompente, innovativa, vitale del teatro, con Enrico Castellani e gli attori non-attori del Laboratorio-Scuola/Compagnia ZeroFavole. Una poetica gridata al pubblico sul perché e sul come fare teatro. E dunque: il desiderio e il sogno di continuare a fare del teatro un luogo vivo e un polo capace di trasformare le cose e le persone; la convinzione che il teatro oggi deve occuparsi prima delle persone che di se stesso; la voglia di fare teatro con chi non risponde alle logiche del teatro, ma inconsapevolmente le sovverte, le ribalta e mandandole all’aria le rinnova; rivendicare al teatro il suo ruolo di iniettore dialettico, capace di aprire squarci sul presente e di metterci in crisi. Per andare oltre le etichette, le discriminazioni, le chiusure mentali e conformistiche. È un progetto di Babilonia Teatri e ZeroFavole, sostenuto dalla Fondazione Alta Mane Italia (AMI).

 

Il festival si conclude con un nuovo omaggio a Vincenzo Gamna: lunedì 4 luglio (ore 21.45 – Teatro Comunale Pietro Maria Cantoregi di Carignano) Progetto Cantoregi ripropone Il Prete Giusto, produzione del 2009, liberamente tratto dall’omonimo libro di Nuto Revelli, scritto da Gamna insieme con Marco Pautasso e diretto da Koji Miyazaki, assecondando così il desiderio di Vincenzo di poterlo rappresentare nella sua città di origine. È la storia di don Raimondo Viale, prete delle montagne sopra Cuneo che è stato partigiano durante la Seconda guerra mondiale e fu uno dei Giusti che salvarono tanti ebrei in quel periodo. Condannato al confino dal regime fascista ad Agnone in Molise, dopo l’8 settembre 1943 riprese il suo posto come parroco di Borgo San Dalmazzo e si impegnò a trovare case, baite, rifugi, cibo a centinaia di ebrei provenienti dalla Francia, farli arrivare a Genova e imbarcarli verso paesi più sicuri. Vincenzo Gamna spiegava così lo spettacolo: «Nella nostra pièce teatrale “il prete giusto” non compare, o meglio, la scenografia ne circoscrive la presenza a brevi apparizioni, cadenzate come occasionali annotazioni di un diario. Quella che proponiamo è l’immagine di una figura assorta in se stessa, irrigidita in una dolorosa riflessione interiore, che sembra consegnarsi allo struggimento, alla luce livida della solitudine». Il Prete Giusto è la testimonianza di un sacerdote che ha incarnato il senso di giustizia e che ha difeso sempre, senza indugi, il valore della democrazia.

 

Il festival, organizzato dall’associazione Progetto Cantoregi, è stato realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito della Scadenza Unica 2016 Performing Arts e con il contributo della Regione Piemonte e della Città di Racconigi. Si inserisce nel progetto A Pelle che dal 2014 vede collaborare le compagnie Progetto Cantoregi (Racconigi), Mutamento Zona Castalia (Torino) e Faber Teater (Chivasso) in uno scambio di produzioni teatrali. È patrocinata da: Fondazione Teatro Stabile di Torino, Asl Cn 1, Racconigi Eventi.

 

In caso di pioggia gli spettacoli in programma presso l’Ex Ospedale Psichiatrico saranno ospitati nella Chiesa di S. Croce di Racconigi.
Ingresso: intero 10 euro; ridotto 7 euro
Ingresso per gli studenti: 4 euro (elementari, medie, superiori e universitari).
La vita non è che un’ombra che cammina e Il paradiso di Vincenzo sono a ingresso libero

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