Brexit, Gianna Gancia: “Nel 1991 Umberto Bossi aveva previsto tutto” | L’ex Presidente della Provincia: “Ora sta all’UE decidere se continuare su questa strada o fare tesoro della lezione e deregolamentare”

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La storia passa anche da qui. Dal fenomeno conosciuto come Brexit che in una notte drammatica è andato a segnare un netto spartiacque tra la Gran Bretagna e l’Europa. Con il 51,9% che ha consegnato la vittoria a sorpresa, contro ogni pronostico, ai “leave”, Londra divorzia ufficialmente da Bruxelles e la Gran Bretagna saluta l’Unione Europea.

Le prime reazioni hanno visto il primo ministro Cameron rassegnare le dimissioni, le borse crollare tra il panico così come la sterlina, che perdendo oltre il 10% rispetto al dollaro ha fatto segnare i minimi dal 1985.

Un autentico terremoto destinato a cambiare profondamente le sorti dell’Unione Europea così come la conosciamo, che potrebbe vedere altri Paesi sull’onda del volano lanciato dalla Gran Bretagna ricorrere alle urne per affermare la propria indipendenza. Questo, almeno, è nei pensieri della Presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte nonché ex Presidente della Provincia di Cuneo Gianna Gancia “Una cosa che mi ha colpito profondamente è il pensiero che, quando andai a sentire Bossi nel 1991, lui aveva previsto tutto – afferma – L’Europa non deve essere dei burocrati, ma deve essere dei popoli, e questo è uno dei motivi per il quale è nata la Lega vera”.

Cosa bisogna attendersi, ora, sul piano britannico con la vittoria dei “leave”?
“Londra soffrirà un po’ sull’aspetto finanziario a favore di Parigi. Bisognerà lavorare molto per trovare il giusto assetto sul piano della regolamentazione sia a livello tecnico che finanziario. Ciò che maggiormente mi incuriosisce, però, è vedere come reagiranno altri Paesi dell’Unione Europea e se ci saranno altri referendum sulla scia di quanto accaduto Oltremanica”

Ciò su cui tutti stanno dibattendo in queste ore, è legato alla positività o alla negatività di questo clamoroso “divorzio”…
Nessun economista serio può dire se è un bene o un male. Ci sono solo spinte di interesse divergenti che dovranno trovare il loro assetto”

Come pensa che reagirà ora l’Unione Europea davanti all’uscita di scena della Gran Bretagna?
“Fondamentalmente le autorità europee possono reagire in due modi: possono decidere di continuare sulla strada sin qui battuta, quella dell’Europa dei burocrati e dei tecnocrati e inseguire un’ideologia statalista, oppure far tesoro di questa lezione, fare un passo indietro positivamente, deregolamentare e dimostrare di avere capito, perché andando avanti in questa direzione, i burocrati europei arriveranno persino a regolamentare come deve essere fatto l’amore”.

Quindi un doveroso elogio alla Regina Elisabetta…
“La regina Elisabetta ha dimostrato come sempre di essere la migliore, chiedendo tre buone ragioni per le quali il Regno Unito sarebbe dovuto rimanere in Europa. E’ un’indicazione di gran peso, perchè non dimentichiamoci mai che la monarchia, essendo un fatto di sangue, farà sempre, o almeno cercherà di farlo, il bene del suo popolo”

 

Fabio Magliano