Cuneo: minaccia l’ex socio per un presunto debito di 65.000 euro, denunciato commerciante 64enne

0
393

Nei giorni scorsi, la Polizia di Stato di Cuneo (Squadra Mobile – III Sezione Reati contro il Patrimonio e la P.A.), al termine di una delicata ma rapida attività di indagine, ha denunciato in stato di libertà un sessantaquattrenne cittadino italiano A.G., per il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

 

L’indagine è iniziata dopo la denuncia presentata alla Squadra Mobile da parte di un altro cittadino italiano, trentenne, che si era lamentato di ricevere continue e pressanti richieste di denaro da parte dell’indagato.
In particolare, il denunciante raccontava di aver conosciuto A.G. alcuni anni prima e di aver intrapreso con lui un’attività commerciale: la collaborazione è durata fino al 2013, anno in cui il socio più anziano aveva deciso di andare in pensione.

 

Secondo quanto risulta il giovane si era accordato con l’indagato per il pagamento di 5000 euro a quest’ultimo per l’acquisto di alcune attrezzature di proprietà di A.G., cosa che avveniva puntualmente.
Nonostante l’intesa e l’avvenuto saldo della somma pattuita, A.G., qualche mese fa, aveva chiesto all’ex socio il pagamento di un’ingente somma di denaro (65000 euro) come riconoscimento di una sorta di avviamento, per aver fatto entrare il giovane nell’attività e avergli fatto conoscere molti clienti.
Al rifiuto opposto, A.G. avrebbe replicato presentandosi, dopo qualche giorno, con un foglio già compilato in cui il suo ex socio dichiarava di essergli debitore di 65000 euro e chiedeva a quest’ultimo di sottoscriverlo.
Ancora una volta, il giovane si rifiutava di acconsentire alle richieste e, per tutelarsi da future pretese, si rivolgeva ad un avvocato che diffidava A.G. dal reiterare tali comportamenti.

 

Questo fatto ha fatto ulteriormente indispettire l’indagato che, in altre due occasioni, si è recato nell’azienda del giovane e, con svariate minacce, intimandogli di onorare il presunto debito.
Temendo per la propria incolumità, il trentenne si è rivolto alla Polizia di Stato denunciando quanto accaduto.
In considerazione delle costanti pressioni subite dalla vittima, che si erano protratte per alcuni mesi, il personale della Squadra Mobile fotocopiava così alcune banconote da 50 euro di proprietà del malcapitato: il tutto veniva chiuso in una busta e riconsegnato al denunciante che, su consiglio degli investigatori, dava appuntamento all’ ex socio nei locali dell’azienda.

 

In effetti, in un pomeriggio di qualche giorno fa, i due uomini si sono incontrati presso l’esercizio commerciale, costantemente osservati dai poliziotti della Squadra Mobile e ripresi dal personale della Polizia Scientifica: il denunciante ha consegnato la busta contenente le banconote già fotocopiate dai poliziotti allontandosi.
A questo punto gli investigatori, che avevano assistito alla consegna, hanno fermato A.G. che, negli uffici della Questura, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Cuneo per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle persone, ai sensi dell’art. 393 del codice penale.

 

c.s.