Valle Bormida in festa dal 1 giugno con il “FIT. Festival Identità e Territorio”

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La nuova esperienza del “FIT. Festival Identità e Territorio” è giunta al nastro di partenza. La Landing page del sito – www.valbormidaexperience.eu – conta giorni, ore, minuti e secondi di separazione dal via degli eventi culturali che popoleranno la Valle Bormida dal 1 giugno al 31 ottobre 2016.

 

Il FIT è prima di tutto un progetto di rete. Partito in sordina nel 2013, con l’allora partecipazione di 6 comuni e della durata di due settimane, vede oggi coinvolti 57 comuni che, dalla provincia di Alessandria a quella di Savona, hanno deciso di condividere un programma culturale, enogastronomico e naturalistico della durata di cinque mesi e con una offerta di oltre 350 eventi pronti a coinvolgere gli appassionati di arte, musica e danza ma anche paesaggio, trekking, folklore locale e buon cibo.

Se per i residenti il FIT rappresenta l’agenda del “cosa fare oggi in Valle”, per i turisti è un motivo in più per raggiungere, visitare e soggiornare in un territorio che vanta un patrimonio paesaggistico e storico architettonico di tutto pregio.

 

Le precedenti edizioni del Festival sono state diffuse attraverso la creazione di una piccola agenda tascabile mentre il 2016 punta al social grazie al nuovo sito responsive dove è possibile consultare il calendario degli eventi suddivisi per categoria di interesse: Cultura & Spettacolo, Mostre, Enogastronomia & Folklore, Natura & Sport. Per amplificare la promozione, “valbormidaexperience.eu” è linkato ai siti dei comuni aderenti all’iniziativa, ai siti di alcuni degli enti organizzatori delle singole manifestazioni e a quelli degli enti turistici locali.

 

Il Festival Identità e Territorio rappresenta una delle diverse progettualità contenute nel piano di valorizzazione territoriale denominato “Valle Bormida. Un’attività di pensiero”. Il piano, che è stato formulato ed è promosso e coordinato dall’Associazione Culturale Masca in Langa e dal Comitato Matrice, mira alla creazione di una rete permanete di risorse in grado di dare nuovo impulso allo sviluppo locale, in uno spirito di collaborazione e integrazione delle progettualità.

 

Il comparto culturale si è dimostrato sin da subito il terreno più fertile ove sperimentare il modello non solo per la necessità di costruire un’offerta pronta ad essere concorrenziale con quella urbana ma anche per sopperire, attraverso il lavoro di rete, alla nota scarsità di risorse economiche che contraddistingue il settore cultura.

Il progetto è reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.