Fattacci di Busca-Dogliani: scure devastante del Giudice Sportivo | Squalifica di oltre due anni per Perri, diversi mesi per Sacco e Pittavino. Multata la società Busca Calcio 1920

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Dopo i fattacci occorsi durante la sfida playout di Prima Categoria, Busca-Dogliani sul sintetico di Verzuolo, erano attese le decisioni del Giudice Sportivo: ci si aspettava squalifiche pesantissime e, così, è stato. 

 

Pagano pegno diversi giocatori grigiorossi per la vergognosa aggressione all’arbitro Barbato ai supplementari della sfida valida per la permanenza in Prima Categoria. Un parapiglia nato per un rigore assegnato ai langaroli e contestato dai padroni di casa. Il Giudice Sportivo ha ricostruito l’incresciosa vicenda, tramite il referto arbitrale: “La gara in epigrafe non ha avuto una regolare conclusione essendo stata sospesa anzitempo dall’arbitro. Dall’esame del referto si evince che al 12º minuto del secondo tempo supplementare il direttore di gara assegnava un calcio di rigore alla società Dogliani a seguito di un atto violento commesso da un difensore, all’interno della propria area di rigore, mentre il pallone si trovava lontano ma in gioco. Nella immediatezza 5/6 calciatori della società Busca, tra i quali l’arbitro riusciva ad identificare unicamente PITTAVINO MAURO ed il capitano SACCO KEVIN, lo strattonavano per la maglia spingendolo per circa dieci metri fino a farlo urtare contro la recinzione del campo dietro ad una porta e nel contempo lo offendevano e minacciavano gravemente“.

 

Il comportamento più grave (e violento), però, è stato quello dell’attaccante Luca Perri, reo di aver colpito con un pugno e con una borraccia piena il volto del direttore di gara: “In tale frangente il calciatore PERRI LUCA (Busca), che si trovava in panchina in quanto precedentemente sostituito, correva velocemente contro l’arbitro e gli sferrava un violento pugno che, nonostante il tentativo di schivarlo, andava parzialmente a segno colpendo la parte destra del volto vicino all’orecchio. Dolorante alla testa, l’arbitro cercava rapidamente di uscire dal terreno di gioco per rientrare nello spogliatoio ma essendo il cancello chiuso, veniva raggiunto nuovamente dallo stesso gruppo di calciatori che lo spingevano violentemente contro il muro degli spogliatoi procurandogli una dolorosa contusione al braccio destro. Pur cercando aiuto non riceveva soccorso da nessun tesserato di entrambe le società e nel frattempo il succitato Perri Luca, afferrata una borraccia piena d’acqua, la scagliava con violenza contro il volto dell’arbitro colpendolo all’occhio sinistro che diventava subito dolorante. A questo punto una signora, addetta alla biglietteria, gli apriva il cancello che separa la zona spogliatoi dalla zona parcheggio e l’arbitro usciva così dal recinto di gioco cercando di sfuggire di corsa al gruppo di calciatori del Busca che continuavano ad inseguirlo nonché ad alcuni spettatori che nel frattempo erano scesi dalla tribuna con il palese intento di aggredirlo. Finalmente giungevano in suo soccorso quattro dirigenti del Busca, i tre presenti in distinta ed un quarto non identificato, i quali non senza difficoltà lo portavano fin dentro lo spogliatoio. Tutto quanto descritto aveva una durata di circa 7/8 minuti.

 

Immediato l’arrivo delle forze dell’ordine per proteggere l’uscita dall’impianto dell’arbitro e la verbalizzazione dell’accaduto (che, non è da escludere, potrebbe avere ripercussioni penali): “Dopo altri due minuti arrivava una pattuglia di carabinieri che provvedevano a verbalizzare quanto accaduto, identificare i responsabili e si trattenevano all’esterno fino a quando l’arbitro, con la propria autovettura, alle ore 19.15 abbandonava l’impianto sportivo. L’arbitro si recava poi al pronto soccorso del presidio ospedaliero di Saluzzo dove veniva sottoposto agli esami di rito con radiografie alla mandibola dx, omero/braccio sx e bulbo oculare sx. Si decideva di trattenerlo in osservazione per la notte ed al mattino successivo, dopo esame neurologico, veniva dimesso alle ore 7.30 con prognosi giorni SETTE s.c. e rinviato al medico curante. L’arbitro segnala ancora che, oltre ai controlli effettuati al pronto soccorso, si sottoporrà a visita oftalmica specialistica“.

 

Ecco, quindi, le inevitabili decisioni del Giudice Sportivo: 0-3 a tavolino per il Dogliani e relativa retrocessione del Busca in Seconda Categoria. La società di patron Topazi, inoltre, è stata multata di 250 euro “per il comportamento violento ed aggressivo posto in essere da numerosi propri calciatori, solo in parte nominalmente identificati, nei confronti dell’arbitro che veniva più volte colpito, spintonato ed inseguito anche all’esterno del terreno di gioco: i traumi e le contusioni riportate venivano successivamente certificate dal pronto soccorso ospedaliero presso cui l’arbitro si recava. Sanzione ridotta considerato l’intervento se pur tardivo dei dirigenti a difesa dell’arbitro“.

 

Per quanto riguarda i tesserati invece, chiude ignomignosamente una lunga e prolifica carriera bomber Luca Perri (classe 1971, ricordiamo), squalificato fino al 31 dicembre 2018 per “comportamento violento nei confronti dell’arbitro che colpiva prima con un forte pugno in faccia e successivamente con il lancio di una borraccia piena d’acqua in pieno volto che gli procurava una lesione all’occhio certificata dal pronto soccorso dell’ospedale con prognosi di sette giorni“; mano pesante anche per Kevin Sacco, squalificato fino al 28 febbraio 2017 per “aver tenuto in concorso con altri compagni nominalmente non identificati atteggiamento aggressivo nei confronti dell’arbitro che veniva strattonato e spinto per ben due volte contro la recinzione del campo e contro il muro degli spogliatoi. Sempre insieme a più compagni inseguiva il direttore di gara, che cercava di sfuggire all’aggressione, anche all’esterno del recinto di gioco fino all’intervento dei dirigenti della società“, sanzione aggravata in quanto capitano; out fino al 31 dicembre 2016 invece Mauro Pittavino per i motivi di cui sopra.

 

Oltre ad un turno di stop per Paolo Manfredi (espulso), da segnalare una squalifiche effettive “di gioco”, anche in questo caso per comportamento violento: tre turni a Stefano Ferrione “per aver colpito ripetutamente un avversario, all’interno della propria area di rigore, con calci ad una gamba mentre il pallone si trovava lontano ma regolarmente in gioco“.

 

Si chiude così, a livello di giustizia sportiva, una pagina nerissima del calcio regionale e cuneese.

 

Redazione Sportiva Ideawebtv.it