Pesanti sanzioni per un ristoratore ossolano: impiegava 6 lavoratori in nero

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Esito positivo ha avuto nei giorni scorsi un controllo riguardante il contrasto al “lavoro nero e irregolare”, messo in atto dalla Compagnia Guardia di Finanza di Domodossola, nei confronti di un noto ristorante ossolano.

 

 

I finanzieri, in occasione del predetto controllo, avvenuto nelle ore serali, hanno constatato complessivamente la presenza di 10 lavoratori dei quali 6 completamente “in nero”. Questi ultimi prestavano la propria opera senza che nessuna delle posizioni fosse stata regolarizzata e, pertanto, senza alcun versamento di contributi assistenziali,
previdenziali e assicurativi, nonché, ai fini fiscali, di imposte sui redditi da lavoro dipendente, che il ristoratore avrebbe dovuto trattenere e accreditare all’erario quale sostituto d’imposta.

 

Per l’impresa oggetto del controllo sono scattate pesanti sanzioni così come contemplato dalla legislazione vigente, tra le quali si ricorda la emissione da parte dell’autorità competente di provvedimento di sospensione dell’attività, essendo stato individuato l’impiego di personale “in nero” in misura superiore al 20% del totale dei lavoratori occupati. L’assoluta consapevolezza degli effetti distorsivi del lavoro sommerso, spinge la Guardia di Finanza a mantenere alta l’azione di contrasto, anche in tale settore. Infatti, lo sfruttamento dei lavoratori in “nero”, oltre a danneggiare questi ultimi, che vengono privati di ogni forma di tutela assistenziale e previdenziale, altera le regole e la concorrenza nel mercato, creando un illecito vantaggio competitivo per le aziende non in regola, a danno dei contribuenti onesti.

 

c.s.