L’albero di Natale di Macra sarà in Piazza San Pietro a Roma nel 2023

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Il Comune di Macra, piccola località di 55 abitanti in Alta Valle Maira, da pochi giorni ha ricevuto la conferma ufficiale che il Governatorato della Città del Vaticano ha accettato la donazione, da parte della propria comunità, dell’albero di Natale da collocare in piazza San Pietro nel 2023.

Siamo onorati e orgogliosi – dice il sindaco, Valerio Carsetti – di poter offrire il grande pino al Santo Padre. L’entusiasmo di tutti noi è grande: dopo anni di oblìo, ora ci stiamo rimboccando le maniche. Siamo contagiati dalla gioia della Buona Novella e la speranza è che si crei un clima favorevole per avviare azioni capaci di far ritornare in paese nuove famiglie. In modo da far crescere il nostro Comune e perché nel 2023 si possa avere una grande partecipazione alla consegna dell’albero”.

 

La scelta del pino verrà effettuata da un Comitato di “saggi”, già attivo, che ha selezionato diverse piante potenzialmente “candidabili” alla donazione. “Ci auguriamo – prosegue Carsetti – che, grazie agli incoraggiamenti del Santo Padre, la nostra comunità sappia mantenere fede ai suoi impegni per la ricerca continua del “bene comune” e sia generosa e pronta alla comprensione del messaggio di Dio con coerenza e responsabilità e sempre con la gioia nel cuore”.

 

Soddisfatto anche l’assessore regionale allo Sviluppo della Montagna, Alberto Valmaggia. “Mi fa particolarmente piacere – sottolinea – che la provincia di Cuneo, attraverso una sua piccola comunità, possa essere protagonista di un’iniziativa così grande e importante. Papa Francesco è molto attento e sensibile ai temi della natura e dell’ambiente. Oltre all’alto valore simbolico di fede, si tratta anche di un’occasione per valorizzare, dal punto di vista turistico, le nostre montagne così incantevoli e generose di frutti. Come Regione stiamo lavorando affinché si creino sempre maggiori opportunità di rilancio di queste zone, con l’obiettivo di mantenere sul posto quanti già vi risiedono e di favorire l’insediamento di altri abitanti creando nuova occupazione”.