Concorso Scuola, Gianna Gancia attacca: “Alla Regione non interessa del futuro dei precari”

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«E’ incredibile come, pur di non disturbare il manovratore di Palazzo Chigi, la Regione Piemonte si disinteressi completamente del futuro dei docenti precari».

 

Così Gianna Gancia, presidente del gruppo Lega Nord in Consiglio regionale del Piemonte, dopo che, oggi pomeriggio, l’assessore regionale all’Istruzione Gianna Pentenero ha definito “non di competenza della Regione” la risposta alle interrogazioni urgenti della Lega Nord sul futuro assai incerto dei docenti abilitati della seconda fascia di istituto e sulla eventuale proroga dei termini del provvedimento sui Percorsi abilitanti speciali (Pas) per gli insegnanti con adeguati livelli di esperienza.
Gianna Gancia ha annunciato di aver presentato due ordini del giorno per impegnare la Giunta regionale a chiedere chiarimenti alla ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, e di organizzare per la prossima settimana un convegno con i docenti precari della scuola che il nuovo concorso rischia di trasformare in nuovi “esodati”.

 

«L’annunciato nuovo concorso, com’è noto – osserva Gianna Gancia -, non coprirà l’intero fabbisogno, mentre agli insegnanti abilitati presenti in II fascia di istituto continua a essere negata la possibilità di assunzione per scorrimento di graduatoria, poiché potranno entrare in ruolo solo attraverso il concorso, continuando a essere assunti a tempo determinato per svolgere lo stesso lavoro, cosa peraltro praticabile solo fino al raggiungimento dei 36 mesi di servizio».

 

E sugli insegnanti precari di terza fascia di istituto, la presidente leghista aggiunge: «In assenza di misure transitorie (la possibilità di abilitarsi), gli iscritti della III fascia saranno tenuti in un limbo lavorativo, per poi essere spazzati via dal limite dei 36 mesi per il rinnovo dei contratti a tempo determinato previsto dalla legge 107 (Buona scuola), anche se svolgono un servizio identico per mansioni e responsabilità a quello dei colleghi di ruolo».