Operazione antiriciclaggio nel Nord Italia, sequestrati 2 alloggi ad Asti | Gli immobili sarebbero stati acquistati con i proventi dei narcotrafficanti albanesi

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Asti nodo di un importante giro di riciclaggio di denaro da parte dei trafficanti di cocaina albanesi, denaro che, dopo numerosi passaggi intermedi, si concludeva proprio nella città piemontese con l’acquisto di immobili.

E’ questo il sospetto degli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Varese, autori nella giornata di ieri di quattro arresti di trafficanti residenti in Lombardia.

I quattro arrestati, nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip distrettuale di Milano Chiara Valori, sono stati accusati di avere importato dall’Olanda oltre 14 chili di cocaina destinati al mercato del Nord Italia, mentre il quinto membro dell’organizzazione, cui spetterebbe il ruolo di «lavatrice» del gruppo, è attualmente latitante.

Secondo la ricostruzione degli uomini delle Fiamme Gialle, i soldi derivanti dal commercio illecito subivano diversi passaggi per essere completamente ripuliti; dopo la conclusione del traffico il denaro tornava in Albania nascosto nella biancheria di uno dei «narcos» o in buste affidate ad autisti di bus che coprono le tratte nei balcani; qui altri complici si occupavano del deposito del denaro in una banca locale. E’ qui che entrava in gioco la presunta «lavatrice» che, insieme alla fidanzata, una 29enne albanese residente da tempo ad Asti, riceveva dall’Albania bonifici mascherati da donazioni o quote ereditarie, subito reinvestiti nell’acquisto di due alloggi in un palazzo di Corso Casale. I due immobili sono stati sequestrati preventivamente alla donna perchè ritenuti «provento di attività criminale», mentre nei confronti della donna non sono state emesse misure cautelari ed ora potrà presentare ricorso al Tribunale del Riesame.

Secondo le indagini della Procura Distrettuale di Milano, Asti sarebbe una delle più importanti basi europee della criminalità balcanica.

 

AF