Protesta dei metalmeccanici: in 300 al presidio di fronte alla sede di Confindustria Cuneo

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Erano circa 300 i lavoratori metalmeccanici che si sono ritrovati oggi, mercoledì 20 aprile, di fronte alla sede di Confindustria Cuneo.

Motivo? Fare sentire la propria voce attraverso un presidio, nell’ambito dello sciopero di 4 ore proclamato a livello nazionale, per chiedere il rinnovo del contratto nazionale di categoria. Da 8 anni i sindacati metalmeccanici non si univano per dare vita ad una manifestazione congiunta, dato che fa capire quanto sia sentita questa battaglia.

 

Tra le tante bandiere sventolate, per circa 3 ore, dalle 13 alle 16, la musica si è alternata agli interventi di alcuni rappresentanti sindacali, che hanno chiesto a più riprese a Federmeccanica una trattativa su salari e orari: “Altrimenti siamo pronti a bloccare ancora la produzione: lo sciopero danneggia i lavoratori in busta paga, ma di più le aziende – ha detto Barbara Tibaldi della Fiom-Cgil -. Senza il nostro settore, la produzione italiana si ferma”. Lo stesso concetto espresso in maniera piuttosto esplicativa dalla maglietta indossata da uno dei manifestanti, dove si legge: “Ai ricatti non ci pieghiamo”.  “Noi abbiamo dato tutto, di più non si può, adesso basta. Loro ci stanno sentendo – ha concluso la Tibaldi, indicando la sede di Confindustria – e allora facciamoci sentire!”.

 

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GDS

In foto un momento del presidio