Cuneo non è un paese per donne? Cittadini per Passione chiedono “un cambio di mentalità”

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Riceviamo e pubblichiamo direttamente dall’Associazione Cittadini per Passione, in vista della ormai prossima celebrazione dei 70 anni del primo Consiglio Comunale di Cuneo, che vedrà diversi interventi, ma quasi esclusivamente di sesso maschile.

Fattore che non è piaciuto all’associazione, che così ci scrive:

 

Il giorno 24 aprile ricorreranno settant’anni anni dal primo Consiglio Comunale di Cuneo del dopoguerra.
Assessori, consiglieri e sindaci del Comune di Cuneo si ritroveranno nel complesso monumentale di San Francesco e, dopo gli interventi di Piercarlo Malvolti, Graziano Lingua, Giuseppe Tassone e dei sindaci Guido Bonino, Elvio Viano, Elio Rostagno e Alberto Valmaggia, ascolteranno il discorso celebrativo del Sindaco Federico Borgna. Durante l’evento, la consigliera e cantante lirica, Serena Garelli, eseguirà alcuni intermezzi cantati…

 

…Cioè, scusate, volete dirci che delle moltissime donne, che hanno fatto la storia della Città, l’unica invitata ad intervenire ufficialmente… fa da intermezzo musicale!?
Ci vogliamo render conto una volta per tutte che a Cuneo c’è un problema di politica machista che riguarda diverse forze politiche e fasce di età?
E’ evidente che questo non e’ solo un problema di rappresentanza femminile nelle politiche della Città, ma un vero e proprio atto di ostracismo nei confronti di tutte le donne che si sono distinte nell’amministrazione della res pubblica.

 

Credo che sia davvero giunto il momento di cambiare mentalità. I Cittadini per passione hanno in comune con molti altri l’idea di una democrazia paritaria, non solo a parole, ma anche con i fatti: le donne devono avere un ruolo primario nella vita di questa Città, non limitiamole a semplici ruoli da comparsa.
Hanno bisogno che glielo scriviamo o preferiscono se glielo cantiamo?

 

Andrea Borri
Associazione Cittadini per passione