Eccellenza – Mano pesante del Giudice Sportivo sul Benarzole

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Pesanti strascichi oltre il triplice fischio finale nella gara tra Benarzole ed F.C. Savigliano, disputata nello scroso week end e vinta dai ragazzi di mister Magliano per 1-2.

 

Nel Comunicato Ufficiale del Comitato Regionale Piemonte Valle d’Aosta è piombata la scure sul club di coach Giuliano che è stata condannata ad un’ammenda ed un turno di squalifica del campo sportivo. Seconda la ricostruzione fornita dal direttore di gara nel referto alcuni tesserati del Benarzole avrebbe impetito alla terna di lasciare l’impianto dopo una condotta del match, a detta loro, non all’altezza. I tre ufficiali di gara per poter andar via avrebbero dovuto scusarsi per gli errori commessi. 

 

Oltre alla multa ed alla chiusura del campo il Giudice Sportivo ha squalificato il dirigente Gianpiero Marasso fino al 30 settembre 2016 per: “Non essersi adoperato – rimanendo del tutto inerte – nella sua qualità di dirigente responsabile, a porre in atto misure idonee a tutelare l’incolumità della terna arbitrale ed aver consentito la presenza nella zona recintata degli spogliatoi di persone non autorizzate che hanno messo a grave rischio l’incolumità fisica degli ufficiali di gara”.

 

Questo la decisione riportata nel Comunicato Ufficiale: “Al termine della gara, rientrando negli spogliatoi, l’arbitro viene affrontato da persona non in distinta, indebitamente presente nella zona recintata, che lo offende gravemente e, dopo la chiusura della porta dello spogliatoio, sferra violenti colpi contro la stessa reiterando le offese. Successivamente, al momento di lasciare l’impianto sportivo, l’arbitro trovava la propria autovettura bloccata da altra macchina che ne impediva l’uscita. Subito gli ufficiali di gara venivano accerchiati da una decina di persone non in distinta alle quali era stato consentito l’ingresso alla zona recintata, presente il signor MARASSO GIANPIERO dirigente responsabile della società, le quali rivolgevano gravissime offese e minacce “ti spacchiamo la faccia…. ti ammazzo”. Dopo aver sistemato la borsa in auto, l’arbitro ed un assistente vengono affrontati da quattro persone che li costringono ad indietreggiare fino ad un cancello, rimanendo praticamente imprigionati in mezzo a loro, con gravi minacce all’arbitro portando i pugni chiusi a distanza ravvicinata dalla sua faccia e poi appoggiandoglieli sul petto mentre una quinta persona tenta di colpirlo. Il secondo assistente cerca con il cellulare di richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, ma viene bloccato con l’intimidazione a desistere. A questo punto gli ufficiali di gara, sotto la minaccia delle mani chiuse a pugno, vengono sottoposti all’umiliazione di dover chiedere scusa per il loro operato!!! Solo dopo le scuse il summenzionato signor MARASSO provvedeva a spostare la macchina che bloccava l’uscita e la terna poteva abbandonare l’impianto sportivo tra le minacce a far bene attenzione a quanto avrebbero scritto sul referto e mentre veniva fotografata la targa dell’autovettura. Tutto quanto riportato, si è svolto nel più completo disinteresse dei tesserati della società (sia calciatori che dirigenti), i quali sono venuti meno all’obbligo di salvaguardare gli ufficiali di gara”.

 

 

Redazione Sportiva Ideawebtv.it