Domenica 24 Aprile, 70° anniversario della prima riunione del Consiglio Comunale del dopo guerra

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L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale ha organizzato l’incontro dei Consiglieri Comunali, Assessori e Sindaci di Cuneo nella storica cornice del complesso monumentale di San Francesco, in Via Santa Maria, per ricordare il 70° anniversario della prima riunione del Consiglio Comunale del dopoguerra, democraticamente eletto da donne e uomini; era il 24 aprile 1946.

Dopo la registrazione dei partecipanti, alle ore 10 ci sarà l’introduzione di Giovanni Cerutti, Presidente del Consiglio Comunale, sui “70 anni di Consiglio Comunale a Cuneo: 1946 – 2016”.
Seguiranno gli interventi dei precedenti Presidenti del Consiglio Comunale Piercarlo Malvolti, Graziano Lingua, Giuseppe Tassone (assente per altro impegno Alberto Serpico) e dei Sindaci Guido Bonino, Elvio Viano, Elio Rostagno, Alberto Valmaggia (assente per altro impegno Giuseppe Menardi); concluderà il Sindaco Federico Borgna.

Moderatore degli interventi Carmelo Noto, Vice Presidente del Consiglio Comunale.
Nel corso dell’incontro, la Consigliera comunale Serena Garelli eseguirà alcuni intermezzi cantati.
Sono stati invitati anche i Segretari Comunali e le Autorità di Cuneo.
Agli invitati sarà consegnato il libro curato da Giovanni Cerutti, “70 anni di Consiglio Comunale a Cuneo, 1946 – 2016”, edito da Primalpe.

In questi settant’anni sui banchi del Consiglio e della Giunta sono passati 362 Amministratori comunali, di cui 37 donne; viventi sono 221, di cui 29 donne.
L’incontro di domenica 24 aprile è aperto alla cittadinanza, fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala.

Per comprendere l’importanza di questo anniversario, occorre ricordare che il 16 dicembre 1925 l’Amministrazione comunale di Cuneo, guidata dal sindaco Antonio Bassignano, fu costretta a dimettersi (fra le ultime in Italia) a seguito delle pressioni fasciste, e il 21 aprile 1927 gli organi democratici elettivi dei Comuni italiani furono ufficialmente soppressi dal Governo di Mussolini, con il trasferimento delle loro funzioni al Podestà.
Solamente dopo la Guerra di Liberazione ci fu il ritorno alla libertà politica, e a maggio del 1945 il Comitato di Liberazione Nazionale affidò l’Amministrazione comunale di Cuneo al Sindaco Partigiano Ettore Rosa, a capo di una Giunta “popolare” con i rappresentanti dei partiti politici antifascisti: DC, PSI, PLI, PCI, Partito d’Azione.
Il 31 marzo 1946 si svolsero le prime elezioni comunali del dopoguerra, con la partecipazione anche delle donne, e la professoressa Marta Stoppa, della DC, fu la prima donna eletta consigliera comunale di Cuneo.
La storia di questi settant’anni di Consiglio Comunale può essere suddivisa in due periodi: il primo va fino alle elezioni del 1990, caratterizzato dalle liste elettorali dei partiti politici nazionali: DC, PSI, PSDI, PCI, PLI, PRI, MSI. Tra questi partiti, a Cuneo la Democrazia Cristiana ebbe sempre la maggioranza relativa dei voti, per cui nominò tutti i sindaci, e dal 1956 al 1974 ebbe anche la maggioranza assoluta dei seggi in Consiglio, per cui fu in grado di formare Giunte “monocolore” DC.

Dalle elezioni del 1995 tutto è cambiato. Per effetto di “tangentopoli” e della fine della cosiddetta “Prima Repubblica”, non ci furono più le liste dei precedenti partiti politici, mentre aumentò il numero delle liste “civiche” locali. Dall’elezione indiretta del Sindaco, fatta dal Consiglio comunale, si passò all’elezione diretta da parte dei cittadini, e dal sistema elettorale proporzionale ai voti di lista si passò al sistema elettorale “maggioritario”. Fu anche istituita la figura del Presidente del Consiglio comunale e furono ridotte le competenze deliberative del Consiglio comunale, con una sempre maggior responsabilità gestionale affidata ai dirigenti comunali.