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Fermati lunedi mattina alla stazione di Limone Piemonte dalla Polizia di Frontiera due minori pakistani senza fissa dimora.
I due minorenni, arrivati da soli in treno, stavano aspettando la coincidenza per Ventimiglia per poi scendere a Breil-sur-Roya, ma gli uomini del Commissario Capo Santacroce, li hanno notati e portati in ufficio per approfondimenti sulla loro identità. Presso la Polizia i due giovani sono stati fotosegnalati e tramite i servizi sociali accompagnati e affidati alla comunità “L’Ancora” di Varazze. Dagli accertamenti effettuati, è emerso che non risultavano censiti in banca dati, ma erano clandestini sul territorio dello stato e senza nessuno che provvedesse per loro. Veniva pertanto informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei minori di Genova nella persona del sostituto procuratore di turno e quindi affidati ai servizi sociali. Quanto accaduto manifesta il doppio profilo dell’attività di Polizia con quello umanitario della vicenda, che ha visto coinvolti due ragazzini che non avendo fissa dimora , ne da mangiare, sono stati salvati dalla strada e affidati a una struttura che potrà prendersene cura.
Il servizio è stato svolto nell’ambito del dispositivo della Polizia di Frontiera che, quotidianamente, oltre all’aeroporto ed alle strade che adducono al colle di Tenda e al colle della Maddalena, monitora tutti i treni transfrontalieri dalla e per la Francia, incrementato secondo le direttive impartite dal Direttore Interregionale della Polizia di Frontiera Dott. Domenico Savi e dalle autorità Provinciali di Pubblica Sicurezza( Prefetto e Questore di Cuneo).
I mirati e capillari controlli della Polizia alle frontiere cuneesi, finalizzati oltre che alla lotta al terrorismo, anche alla lotta all’immigrazione clandestina ed al falso documentale, consentono di avere un costante controllo dei transiti ai valichi terrestri, ferroviario ed aereo di competenza, al fine di garantirne una sempre maggior sicurezza.
