Festeggiati i 45 anni di Yamato Boves

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Il judo bovesano, l’Associazione «Yamato», ha fissato, giovedì sera 10 marzo, alla fontanellese «Trattoria della Pace» (menù di tipica cucina piemontese), la sua festa di compleanno, per il quarantacinquesimo anniversario, quando ormai si avvicinava quasi il quarantaseiesimo (i corsi sono ufficialmente partiti, dopo anno di vita, nel 1970).

 

Il sodalizio, guidato dal presidente Mario Ambrosoli, con a fianco l’altro cofondatore, Luigi Taffuti e la prima segretaria Giuliana Campana, ha raccolto molti dei soci dei primi anni, quelli difficili, in cui si son piantate solide radici, che lunga sopravvivenza, e crescita, hanno consentito, ivi inclusi alcuni che arrivavano, allora, per seguire le lezioni, sin dalle Langhe, come il fariglianese, ora assessore nel suo Comune, Fiorenzo Stralla ed il noto produttore di vini Aldo Manfredi. I soci, coralmente, si son fatti carico dei vari aspetti logistici dell’organizzazione, inclusa la scelta della sede.

 

Presente era, ovviamente, ospite d’onore, il Sindaco, come il professor Giorgio Casiraghi, insegnante di educazione fisica in congedo, e speaker alle varie manifestazioni del gruppo (è stato premiato, con ricordo che è andato allo scomparso Eligio Baudino, protagonista del «ventennale»). Il momento è stato fissato, anche, per festeggiare, allo stesso tempo, gli ottanta anni di due personaggi molto importanti nelle vicende Yamato, veri «pilastri»: l’ex presidente Franco Giraudo (classe 1935) ed il maestro Gino Brachelente (classe 1936, uno dei predecessori dell’attuale insegnante Leonardo Nicosia). Anche a loro è arrivato lo stemma dell’Associazione, con dedica. Nel discorso di presentazione, e durante la premiazione, Mario Ambrosoli, con varie digressioni storiche, ha guardato al presente ed al futuro (tra i commensali era il giovane allenatore Daniele Ambrosoli, suo nipote), alle potenzialità di questa ATos.

 

c.s.