Disservizi sulle reti elettriche dopo le nevicate: l’Uncem scrive ad Enel e Terna

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Uncem ha inviato nelle scorse ore una lettera ai vertici di Enel e Terna a seguito dei numerosi disservizi registrate in diverse valli alpine negli ultimi 15 giorni, a seguito delle nevicate. Nelle ultime due settimane, le copiose nevicate concentrate in pochi giorni – in particolare nelle valli montane cuneesi, torinesi e del Verbano Cusio Ossola – hanno evidenziato ancora una volta la forte carenza di manutenzione ordinaria sulle linee aeree elettriche.

Questo risulta essere il primo fronte del “digital divide” che mette in crisi chi abita, vive e fa impresa nelle Terre Alte. La montagna è, per una nevicata (evento non certo calamitoso), ancora una volta penalizzata.

 

L’interruzione nell’erogazione di quelli che sono servizi (e diritti di vivibilità) essenziali (energia, comunicazioni, mobilità), non può trovare giustificazione nell’intensità e nella concentrazione nel tempo delle precipitazioni – peraltro ampiamente previste – ma dimostra ancora una volta una scarsa attenzione da parte delle imprese alle esigenze delle popolazioni e territori montani. “Appare palese che Enel e Terna non abbiano attuato nei territori montani adeguati livelli di manutenzione delle proprie strutture, lucrando sui relativi risparmi economici ed esponendo i cittadini ai danni che sono sotto gli occhi di tutti”, afferma il presidente Uncem Piemonte, Lido Riba. La lettera è stata trasmessa alla presidente Enel Maria Patrizia Grieco, all’amministratore delegato Francesco Starace, alla presidente di Terna Catia Bastioli e all’ad Terna Matteo Del Fante. Ai 50 Presidenti delle Unioni montane di Comuni – che riuniscono in Piemonte 553 Comuni montani – Uncem ha chiesto far pervenire delle schede di rilevazione per censire, seppur sommariamente, il disagio subito.

 

Uncem, negli ultimi anni, ha visto crescere i rapporti istituzionali con Enel attraverso la Direzione Nord Ovest, con la quale si è iniziato a lavorare a importanti progetti legati alle smart grid e alle green communities. “È del tutto evidente – prosegue Riba – che la fiducia in questi progetti, da parte di Sindaci e Amministratori comunali, non possa prescindere dai servizi ordinari sulle reti che Enel deve garantire. Solo con questa base, con la sicurezza di non avere più gravi disservizi e costanti interruzioni nell’erogazione dell’energia elettrica, Enel può avviare con Uncem e con le Unioni montane di Comuni i programmi, certamente in linea con quanto avviene in altri Paesi grazie all’uso di fondi UE e all’impegno politico regionale e locale. Evidenzio che il rapporto tra Enel, Terna e le vallate alpine, attraverso il sistema di Enti locali, deve essere sussidiario. Enel ha nelle valli le sue principali imprese, grazie agli invasi e agli impianti per la produzione idroelettrica. Un sistema che usa risorse della montagna, acqua e forza di gravità, per generare ingenti benefici che in senso unilaterale vengono trattenuti dalla società. La necessità di un riequilibrio tra chi mette a disposizione i beni e chi li sfrutta per fare utili, potrebbe almeno essere ricompensata con adeguate manutenzioni e infrastrutture. Fino a quando non sarà risolta questa storica e innegabile situazione sarà complesso per i big player trovare adeguate sinergie sul territorio”.

 

“Voglio comunque rilevare – aggiunge il presidente Uncem – la grande disponibilità delle sedi locali Enel per il ripristino degli impianti negli ultimi giorni. Molti Sindaci hanno segnalato a Uncem l’impegno delle squadre tecniche presenti sui territori nei momenti di massima emergenza. È del tutto evidente che i problemi rilevati non dipendono dalle capacità dei singoli e delle squadre locali, composte spesso da operai che risiedono sul territorio dunque tra i primi interessati alla garanzia di continuità del servizio. Chiedo ai vertici di Enel e Terna un incontro nel quale avere un quadro completo sulle immediate manutenzioni ordinarie e straordinarie da eseguire sulle reti di bassa, media e alta tensione, per evitare che, in questo o nei prossimi inverni, in occasione di tutte le nevicate, anche non copiose, si verifichino i medesimi disservizi che Uncem denunciò già nel 2009, intraprendendo anche vie legali”.