Tentato omicidio a Limone Piemonte: fermati tre allevatori

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È successo tutto nella tarda serata di ieri 23 febbraio 2016 intorno all’ora di cena a Limone Piemonte, quando tre allevatori, tutti residenti nelle vicinanze della citata località turistica hanno organizzato una vera e propria spedizione punitiva nei confronti di due fratelli, anch’essi allevatori, e proprietari di diversi appezzamenti di terreno lungo la valle Vermenagna, verso i quali erano da tempo sorti dissapori legati all’utilizzo di pascoli montani.

Imbracciate quindi due doppiette illegalmente detenute i tre soggetti si sono appostati nei pressi della stalla delle vittime, dove le stesse erano intente ad accudire il bestiame e, approfittando dell’oscurità, hanno sparato nei loro confronti alcuni colpi di fucile caricati a pallini. I fratelli venivano raggiunti da alcuni frammenti che gli procuravano lesioni per fortuna solo lievi, al torace ed al viso, giudicate guaribili in gg. 10 (dieci) ciascuno dai sanitari dell’Ospedale Civile Santa Croce di Cuneo ove sono stati immediatamente trasportati.

 

Sul luogo del delitto sono intervenuti prontamente dapprima i Carabinieri della Stazione di Limone Piemonte e successivamente personale specializzato in rilievi tecnici, del Nucleo Operativo della Compagnia di Borgo San Dalmazzo, i quali ottimizzando le poche indicazioni fornite dai feriti sotto shock, e sfruttando la conoscenza del territorio e delle dinamiche sociali presenti, riuscivano a dipanare nel giro di poche ore la matassa dell’intricata vicenda, acquisendo decisivi ed inequivocabili elementi probatori tali da attribuire la commissione del tentato omicidio a tre soggetti, un classe 1978, un classe 1962 ed un classe 1990.

 

Presso le abitazioni di due delle tre persone indiziate venivano rinvenuti effettivamente i due fucili utilizzati per il raid ed illegalmente detenuti, oltre a numerose munizioni artigianalmente preparate dai soggetti, anch’esse prive di autorizzazione alla detenzione.
I malviventi, espletate le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Cuneo a disposizione dell’A.G. competente.

 

“Poteva avere conseguenze drammatiche – afferma il M.A.s.UPS DAINESE Marco, comandante del Nucleo Operativo della Compagnia CC di Borgo San Dalmazzo – solo un caso fortuito ha fatto si che oggi si possa parlare solamente di tentato omicidio, dato che i tre soggetti fermati avevano da tempo pianificato nei minimi particolari la loro vendetta”.

 

Afferma il Ten. CALABRIA Alberto, comandante della citata Compagnia CC: “ L’Arma dei Carabinieri ha dimostrato ancora una volta la sua rapidità di intervento e le capacità professionali che da sempre la contraddistinguono l’operato dei Carabinieri nell’ambito del territorio di questo Comando”.

 

c.s.