“La nostra terra non è in affitto”: Canale Ecologia dice “no” ai rally a Santo Stefano Roero | L’attacco arriva tramite una lettera congiunta con altre nove associazioni del territorio

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Riceviamo e pubblichiamo direttamente dall’Associazione Canale Ecologia ed altre nove associazioni una lettera tramite la quale si dice un secco “no” al rally di Santo Stefano Roero, in programma nel weekend del 28 febbraio.

 

Ancora una volta, la nostra terra si trova a vivere un autentico affronto a quelli che sono i princìpi di equilibrio tra uomo e ambiente.
Ci riferiamo stavolta alla notizia, diffusa ad inizio mese, riguardante un giorno di test con auto da rally che si svolgerà il 28 Febbraio a S.Stefano Roero, l’epicentro di uno dei luoghi che, tra le nostre colline, meglio racchiude le qualità di un Roero fatto di verde, Rocche, episodi di agricoltura attenta al rispetto del paesaggio e, non da ultimo, di gente che conosce il valore del tesoro su cui è seduta.
L’evento è organizzato dallo Sport Rally Team di Carmagnola, che per sua stessa ammissione ha scelto di recuperare un tratto di prova speciale dell’allora Rally di Carmagnola per dare vita a tale manifestazione.

 

Vogliamo esprimere il nostro dissenso più deciso e convinto allo svolgimento della manifestazione, per le seguenti ragioni:
– Molti, ancora, ricordano le lotte vissute all’epoca e le proteste per dire “basta” ad una competizione motoristica che nulla aveva a che vedere con la nascente consapevolezza attorno al nostro Roero. Già a fatica difendiamo la nostra “casa” dalle emissioni in atmosfera e da quelle acustiche: ora dobbiamo “prestarla” per l’avventura predatoria di un giorno, e per di più per scopi meramente commerciali. Ci chiediamo: siamo davvero certi di voler essere ancora una volta “terra di conquista”?

 

– La giornata si svilupperà dal mattino alla sera, con parziale chiusura della strada, muovendosi tra segmenti di trasferimento e tratti di prova speciale sotto le case dei residenti: sfiorando siti monolitici come il Dente delle Rocche verso Sant’Antonio, punti remoti come le località Balla e Benna, la rocca di San Michele, che meriterebbero un risalto diretto più che uno sfrigolìo di gomme sull’asfalto. Magari con le attendibili scene di visitatori incuranti nel calpestare le zone dei privati, per un giorno intero chiusi nelle loro abitazioni.

– Una delle finalità dichiarate dagli organizzatori sarà quella di promuovere un nuovo modello di pneumatici da corsa “Michelin”, tanto da offrire adesioni gratuite a chi le acquisterà durante quella domenica. Ecco allora che Santo Stefano e i bricchi circostanti diventano come un tempio violato dai mercanti di evangelica memoria, e pure colossi multinazionali: ma non siamo una bottega. Il Roero non è in affitto, è un bene comune che segue una precisa logica di valorizzazione del proprio patrimonio ambientale.

– In un’epoca in cui ormai il nome “Roero” è entrato a far parte del sistema-Unesco (lo conferma chi di turismo, qui, ci vive e opera) e si sta rivelando strategica meta “outdoor” per chi, da tutto il mondo, sceglie il Roero da gustare a piedi, in bicicletta, a cavallo. Francamente, una svolta motoristica risulta decisamente anacronistica. Siamo, saremo sempre di più, scenario per eventi sportivi “puliti” (il Triathlon delle Rocche di Sommariva Perno, i futuri RoerRun- Trail del Vino Roero di Vezza d’Alba e il Trail delle Rocche di Montà e Canale, l’imminente “Gran Fondo Roerocche” di mountain-bike a respiro interregionale, il Gran Premio del Roero di ciclismo a livello juniores, ormai a caratura internazionale, un fittissimo calendario di 56 passeggiate naturalistiche per il pubblico e i turisti già indette nel 2016): signori, siamo terra di sentieri e strade che non vogliono respirare altro gas. Se un “polmone verde” c’è, si chiama Roero con i suoi boschi, vigne e Rocche. Temi ampiamente condivisi due mesi fa alla Marcia Globale per il Clima svolta ad Alba.

– Esplode così una netta contraddizione tra la vocazione “outdoor” naturalistica del nostro territorio, che saggiamente i nostri amministratori dimostrano di voler perseguire finanziando e patrocinando progetti che vanno in questa direzione, e la periodica (ma puntuale) ospitalità di eventi scenario di inquinamento e velocità come questo, che vanno in senso opposto. Perché due passi avanti e uno indietro?

– La sicurezza: inutile sgolarsi nel dire che domenica 28 febbraio saranno garantiti tutti i servizi d’ordine possibili e immaginabili. L’abbiamo già visto in passato: il rally porta a prepararsi prima della giornata campale, anche per via dello spirito competitivo che lo domina. E già potremmo attenderci prove nei giorni precedenti, magari in notturna, con seri pericoli per l’incolumità di tutti.

– L’ omaggio verso la cultura enogastronomica, sottinteso dai responsabili della manifestazione, non porterà nulla al nostro Roero. Si ferma alle parole, perchè sceglie uno sbrigativo catering privato piuttosto che i nostri ristoranti. Non siamo né un fast-food, né un parco giochi.

 

Lasciate dunque vivere il Roero dalla sua gente, e da chi vuole entrarvi in punta di piedi. Siamo terra lenta, gli unici rumori che vogliamo sentire sono quelli dati dalla musica, dal vento tra gli alberi e i filari, in cui la miglior impronta è quella dei piedi del viaggiatore.
Non, di certo, quella delle gomme da gara.

 

Santo Stefano Roero, li 13 Febbraio 2016

 

Associazione Canale Ecologia
Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero
Associazione Camminare Lentamente
Associazione Museo Arti e Mestieri di un Tempo Onlus – Cisterna d’Asti
Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese
Associazione “Il Paese”
Associazione “Franco Casetta”
Associazione “Vezza in Movimento” -Vezza d’Alba (CN)
Associazione “Asfodelo” – Pocapaglia (CN)
Comitato Roero Consapevole