Mauro Calderoni sul caso dell’asilo Jean Monnet: “Salvaguardare i posti di lavoro”

0
384

Riceviamo e pubblichiamo dal Sindaco di Saluzzo Mauro Calderoni in merito alla vicenda che ruota attorno all’asilo nido Jean Monnet.

 

Con riferimento alla interrogazione pervenuta in data 2 febbraio, relativa all’asilo nido Jean Monnet, ai sensi dell’art. 54 comma 6 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale si evidenza quanto segue.
La cooperativa che gestisce l’asilo nido comunale dal 2013, nell’ultimo anno e mezzo ha attraversato momenti di difficoltà che si sono manifestati, per gli aspetti che attengono all’esecuzione del contratto di appalto con il Comune di Saluzzo, prevalentemente nel ritardo nella corresponsione degli stipendi agli operatori e, talvolta, nel non tempestivo adempimento agli obblighi di fornitura del materiale necessario al funzionamento del servizio.
La situazione, fin dalle prime segnalazioni, è stata monitorata con molta attenzione dal settore servizi alla persona, stante la delicatezza e l’importanza del servizio.

 

In particolare, in occasione di ritardi nei pagamenti lamentati dai dipendenti, l’amministrazione ha in più occasioni manifestato la disponibilità a provvedere direttamente attraverso l’intervento sostitutivo previsto dall’art. 5 del dpr 207/2010 (intervento sostitutivo della stazione appaltante in caso di inadempienza retributiva dell’appaltatore), ma non si è mai arrivati all’attivazione di tale misura poichè la cooperativa, anche a seguito dei solleciti e dell’interessamento da parte del Comune, ha sempre provveduto – ancorchè in ritardo ma comunque in tempi più celeri di quelli che il Comune avrebbe potuto garantire con l’intervento sostitutivo – al pagamento degli stipendi ed alla fornitura del materiale consumabile, necessario all’espletamento del servizio.

 

La situazione è peggiorata tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, periodo nel quale emergevano le seguenti serie criticità:
– nell’espletamento delle verifiche previste dalla legge prima del pagamento delle fatture relative ai mesi di novembre e dicembre, emergeva l’irregolarità del Durc (documento unico di regolarità contributiva), pertanto l’ente non poteva provvedere al pagamento di quanto spettante per il servizio espletato. In caso di irregolarità contributiva attestata dal Durc, infatti, le norme vigenti prevedono il divieto di pagamento dei corrispettivi contrattuali, ed il vincolo delle somme liquide ed esigibili dovute all’appaltatore a favore degli enti previdenziali creditori del prestatore di servizi;
– a metà gennaio le operatrici segnalavano di non avere ricevuto il pagamento dello stipendio di dicembre e della tredicesima; pur permanendo la disponibilità teorica dell’ente all’intervento sostitutivo, lo stesso non poteva essere attivato in considerazione sia della permanenza dell’irregolarità del Durc, sia in considerazione del fatto che la cooperativa nel mese di marzo 2015 aveva ceduto l’intero credito derivante dall’appalto alla banca Centro Padana.

 

Fatte queste premesse, necessarie per rendere chiaro il contesto, si fornisce risposta in merito ai singoli punti dell’interrogazione:

 

1) e 2 ) Se corrispondono al vero gli elementi critici descritti in premessa e quali siano le eventuali inadempienze contrattuali da parte della cooperativa che conduce il servizio in appalto.
Come evidenziato nelle premesse, si sono evidenziate delle criticità nel contratto di appalto con la cooperativa che gestisce il nido comunale; le inadempienze contrattuali fino ad oggi rilevate sono relative a:
– irregolarità contributiva certificata dai DURC del 02/11/2015, del 30/11/2015 e del 30/12/2015;
– la mancata regolare corresponsione degli stipendi alle lavoratrici dell’asilo nido, ed in particolare il mancato pagamento della tredicesima 2015 e dello stipendio di dicembre 2015;
– la non puntuale consegna dei materiali di prima necessità (guanti, pannolini e prodotti per l’igiene dei bambini);
– ritardo nel pagamento della bolletta del servizio idrico.
Più recentemente, infine, è stato informalmente segnalato il mancato o ritardato pagamento di fatture ad alcuni fornitori dell’asilo nido (l’idraulico, il giardiniere..).

 

3) se siano pervenute segnalazioni di disservizio e, nell’eventualità, quali siano state le prese di posizione dell’amministrazione comunale.
Non sono ad oggi pervenute segnalazioni di disservizio da parte degli utenti. Sono state segnalate, in più occasioni ma sempre verbalmente, le criticità sopra evidenziate da parte delle operatrici. L’amministrazione ha provveduto in tutte le occasioni a sollecitare la cooperativa al rispetto del contratto, cosa che fino alla fine del 2015 in effetti è stata garantita, anche se non con la puntualità dovuta.

 

4) se siano state fatte contestazioni formali alla cooperativa.
Fino alla fine dell’anno scolastico 2014-2015, non essendo pervenute segnalazioni scritte, si è provveduto a solleciti ed esortazioni in via informale (telefonica o tramite e-mail); tale strategia era stata concordata con i rappresentanti dei lavoratori, al fine di non aggravare la posizione della cooperativa, confidando nel fatto che si trattasse di una situazione di difficoltà temporanea, come in effetti è stato fino a tempi recenti; con l’aggravarsi della situazione, le sollecitazioni ad un puntuale adempimento sono state formalizzate e trasmesse per posta elettronica certificata.
In data 22 gennaio si è provveduto ad una contestazione scritta per i mancati pagamenti di dicembre alle lavoratrici, con intimazione al pagamento delle retribuzioni arretrate entro il 1 febbraio.
In data 5 febbraio, preso atto dell’inadempienza, si è proceduto a contestare formalmente la presenza dei Durc irregolari, assegnando un termine di 15 giorni per presentare eventuali controdeduzioni.

 

5) Più in dettaglio, quale risulta essere l’elemento che ha provocato una così seria situazione di compromissione dei rapporti tra le parti (viene riferita la non conformità del Durc… vero o falso? ritardi nelle forniture di materiale per il servizio… vero o falso? Ritardi nei pagamenti delle bollette.. vero o falso?)
Come già evidenziato nei punti precedenti, la principale criticità al momento è determinata dall’irregolarità del Durc, che impedisce il pagamento delle fatture, aggravando la crisi di liquidità dell’impresa, che si presume essere la causa principale di tutti i problemi fin qui elencati.

 

6) Quali siano stati gli esiti degli incontri con i Sindacati e quali siano le contro osservazioni della cooperativa
Negli incontri intercorsi fino all’estate del 2015 con rappresentanti sindacali e personale, si è sempre convenuto sull’inopportunità di procedere a contestazioni formali; i rappresentanti dei lavoratori non hanno mai ritenuto di formalizzare per iscritto le lamentele per i ritardi, proprio per evitare che l’amministrazione fosse costretta a intervenire in via ufficiale, temendo che ciò potesse aggravare la situazione; nell’incontro di gennaio 2016 con il rappresentante sindacale e la coordinatrice l’amministrazione ha evidenziato l’impossibilità di procedere all’intervento sostitutivo a favore delle dipendenti, e si è convenuto di intraprendere la strada delle contestazioni formali.
Per quanto riguarda la cooperativa, con nota del 29 gennaio, in risposta alle nostre contestazioni, essa ha ribadito il proprio impegno a favore della risoluzione dei problemi di irregolarità del Durc, evidenziando tra l’altro che il debito contributivo certificato dall’Inps sarebbe frutto di un malinteso; con la stessa nota la cooperativa ha garantito la solvibilità di tutti i debito nei confronti delle lavoratrici, ed ha richiesto un incontro.

 

7) a fronte di quanto sopra, se tutto o parzialmente vero, quali siano gli intendimenti o le iniziative intraprese dall’amministrazione comunale a tutela di un servizio così delicato

 

L’amministrazione si sta muovendo su questo problema con molta cautela, nell’intento di salvaguardare i posti di lavoro e soprattutto la funzionalità del servizio, che potrebbe essere fortemente compromessa qualora iniziassero a circolare con insistenza voci incontrollate sulle garanzie di continuità dello stesso, soprattutto nel periodo dell’anno riservato alle iscrizioni. L’inadeguatezza o l’insufficienza delle giustificazioni della ditta, se unita alla permanenza degli inadempimenti, non potranno che comportare l’applicazione delle sanzioni previste nel contratto di appalto, in conformità a quanto disposto dalle norme in materia di contratti pubblici (penali ed eventuale risoluzione del contratto).

 

Il Sindaco

Mauro Calderoni