Incontro in Comune sul Carcere di Alba: “Ci vorranno settimane prima di risolvere la vicenda”

0
386

La sala della Resistenza del Palazzo comunale di Alba ha ospitato oggi l’incontro sulla Casa di Reclusione “Giuseppe Montalto” della città chiusa dopo i casi di legionella di fine anno 2015.

 

 

Al tavolo dei relatori, il Sindaco Maurizio Marello, il neo Ministro agli Affari regionali e alla Famiglia ed ex Sottosegretario alla Giustizia Enrico Costa, il Provveditore di Polizia Penitenziaria di Torino Luigi Pagano, il Garante regionale dei diritti dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Bruno Mellano e l’euro deputato Alberto Cirio. Di fronte, il corpo di Polizia Penitenziaria del carcere albese insieme al Direttore della struttura Giuseppina Piscioneri rappresentati dall’avvocato Roberto Ponzio ed il Garante comunale dei diritti dei detenuti e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà Alessandro Prandi.

 

«Abbiamo voluto questo incontro con il Ministro e il Provveditore – ha spiegato il Sindaco Maurizio Marello introducendo l’evento – per affrontare il problema della Casa di Reclusione ed avere garanzie sui tempi di riapertura perché serpeggia anche la preoccupazione che possa non riaprire. All’interno ci sono 120 agenti che vi lavorano da molti anni. Qui ad Alba hanno messo su casa e famiglia. Chiediamo risposte. Grazie».

 

«Non abbiamo mai preso in considerazione la chiusura della struttura – ha assicurato il Ministro Enrico Costa – Serve uno studio sulle attività operative da mettere in campo, sulla bonifica e sulla sostituzione degli impianti. Siamo ancora in fase di studio sugli interventi che dovrebbero essere definiti a fine mese. Poi bisogna individuare le risorse. La vicenda non si risolverà in poche settimane. Il mio impegno c’è e la scelta politica è di mantenere la struttura».

 

«Non c’è mai passato per la testa di chiudere il carcere di Alba – ha affermato il Provveditore Luigi Pagano – Piuttosto si è parlato di un accorpamento del carcere di Fossano a quello di Alba. Il ministero ha bisogno di case di reclusione. Per quanto riguarda i tempi, il problema potrebbe anche essere risolto a breve. Entro febbraio dovrebbe essere definita la stima sull’impegno economico poi bisogna bandiere le gare e quindi i lavori potrebbero partire entro l’estate».