Accorpamento delle sovraintendenze ad Alessandria? Il Comune di Bra dice “no”

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Voci di possibili accorpamento ad Alessandria delle sovintendenze piemontesi competenti per l’area esterna all’area metropolitana torinese.

Dal cuneese si levano voci di malumore. Per questo il sindaco di Bra, Bruna Sibille, ha deciso di scrivere al ministro Franceschini per sottolineare come la stessa sarebbe una “scelta inopportuna e non funzionale, soprattutto in considerazione dei carichi di lavoro che interessano l’area prescelta rispetto ad altre zone del Piemonte, come ad esempio la Provincia di Cuneo”.

 

La prima cittadina braidese ha deciso di coinvolgere nella protesta anche gli altri colleghi della Granda, evidenziando le possibili conseguenze di una decisione che “realizzerebbe l’ennesimo piano di riorganizzazione che si propone di ridurre oneri per il bilancio dello Stato e migliorare i servizi ai cittadini, finendo però per riversare maggiori oneri su altri (cittadini, professionisti, enti locali) e per peggiorare lo stato di un servizio che sino ad ora, con la sede torinese delle Sovrintendenze, aveva assunto il ruolo di polo di riferimento per i suoi utenti”.

 

Nella sua missiva indirizzata ai colleghi della Provincia di Cuneo, Bruna Sibille ha voluto sottolineare come “il decentramento di servizi verso est ha già tolto al nostro territorio un importante e funzionale presidio di giustizia (una larga fetta della Granda oggi fa riferimento al tribunale di Asti, dopo la chiusura di quello di Alba), i progetti di accorpamento ministeriali si scontrano con decisioni che a livello centrale si muovono in tutt’altra direzione. Sappiamo tutti cosa significhi raggiungere Alessandria dal cuneese, in presenza di collegamenti autostradali che si interrompono a Cherasco o di collegamenti ferroviari che hanno il loro capolinea ad Alba”.

 

(rg)