Emergenza inquinamento, Valmaggia: “Ministero e Regioni non possono imporre ai Comuni le misure di sicurezza”

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L’inquinamento atmosferico, complice anche la totale assenza di pioggia e di neve e le alte temperature, continua a essere elevato e a creare problemi su tutto il territorio nazionale.

 

Il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, ha convocato oggi, martedì 2 febbraio, a Roma, i presidenti delle Regioni, con l’obiettivo di individuare delle strategie comuni necessarie a combattere il fenomeno nocivo per la salute dei cittadini. Per il Piemonte è andato Alberto Valmaggia: assessore della Giunta Chiamparino che ha la delega sulla materia. 

 

La critica uscita su più fronti, soprattutto da parte degli Amministratori locali, è che si è costretti a operare in ordine sparso prendendo delle decisioni Comune per Comune, in quanto la Regione non ha ancora indicato un Piano complessivo sul territorio piemontese con alcuni provvedimenti fondamentali capaci di contrastare e attutire i rischi prodotti dal fenomeno. Proprio per questo motivo, e anche alla luce dell’incontro di Roma, domani, mercoledì 3 febbraio, il governatore Chiamparino e l’assessore Valmaggia incontreranno, a Torino, i presidenti delle Province e i sindaci dei Comuni capoluogo di provincia per fare il punto della situazione sull’emergenza qualità dell’aria. “Come è stato ribadito anche oggi a Roma – sottolinea l’assessore Valmaggia – né il Ministero e né la Regione possono imporre ai Comuni misure di emergenza. Questa partita, perciò, è in mano ai sindaci. Noi stiamo lavorando su azioni strutturali attraverso il Piano della qualità dell’aria”.