Pianfei: incontro sulla sicurezza stradale con il Lions Club di Cuneo

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Si è svolto, presso l’hotel La Ruota di Pianfei, l’ottavo meeting del Lions Club Cuneo, tematicamente incentrato sulla sicurezza stradale. L’argomento, di notevole attualità e di forte ricaduta sociale, è stato affrontato da due qualificati relatori, il Questore di Cuneo, dott. Giovanni Pepe, e il Comandante Provinciale della Polizia Stradale, dott. Franco Fabbri.

 

 

Dopo il saluto del Presidente Lion, Franco Civallero, è intervenuto il Questore, che ha introdotto l’argomento, delineandone le coordinate, sottolineandone la rilevanza e connotando la sicurezza come “valore giuridico”. Ha quindi dato la parola al Comandante, dott. Fabbri, per sviluppare e discutere la materia nelle sue varie articolazioni.
Il relatore ha avviato il suo intervento presentando i compiti della polizia stradale con l’ausilio di un audio-video, in cui la voce di Jovanotti, attraverso alcuni eloquenti passaggi, richiama i valori della vita e dell’individuo, che “sa che non è solo anche quando è solo”. Si è quindi soffermato sulla campagna tematica di TISPOL, rete Europea delle Polizie Stradali, che si pone come obiettivo quello di rendere le strade europee più sicure per i suoi cittadini.
La relazione, intercalata da video significativi, aventi come oggetto incidenti realmente avvenuti e concrete simulazioni, ha posto l’accento sui tre famigerati killer, quali sono la velocità, le condizioni psico-fisiche alterate (alcool, droga e sonnolenza) e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, inclusi caschi e sistemi di ritenuta per bambini. La sicurezza stradale, ha continuato il comandante, è inoltre compromessa da altri fattori, che chiamano in causa l’alterazione dei dispositivi relativi ai tempi di guida per i conducenti di mezzi pesanti e autobus, la stanchezza, nonché la distrazione del conducente causata dall’utilizzo delle nuove tecnologie, fra cui spicca per incidenza il cellulare.

 

La strada, ha poi osservato, è un teatro che interessa tutti e su tale palcoscenico, per operare con margini di sicurezza, occorre il coinvolgimento di tutti, anche di coloro che rispettano scrupolosamente il codice. A loro carico, tocca un accorgimento particolare, consistente nel prevedere gli errori altrui. Non basta dire: “Ho la precedenza; sto attraversando sulle strisce pedonali…”, per attingere la dovuta sicurezza, perché comportamenti scorretti di altri conducenti, come talvolta succede, possono determinare conseguenze tragiche. Occorre prevedere e provvedere. Il “principio dell’affidamento”, senz’altro funzionale là dove tutti rispettassero le regole, presenta talvolta i suoi limiti. Un supplemento di attenzione e di precauzioni da parte di ognuno di noi contribuisce a rendere le strade più sicure e a contenere il numero delle tragedie.

 

La conferenza è stata seguita con vivo interesse da parte del pubblico, come attestato, tra l’altro, dalle numerose e puntuali domande, ed ha costituito un’autentica lezione di cittadinanza agita e responsabile.