Convegno sul lavoro diversamente abile: anche il territorio braidese sarà rappresentato al Senato il 19 gennaio

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Vincere sull’esclusione economico sociale scommettendo su progetti di promozione delle diverse abilità. Una straordinaria risorsa e opportunità anche per i cd “normalmente abili”, un passo in avanti verso quelle politiche inclusive le cui benefiche ricadute vanno ben oltre l’ambito meritorio iniziale, tramutandosi in buone pratiche rivolte all’intera società imprenditoriale, civile e istituzionale.

 

Con queste premesse anche il Piemonte e in particolare le province Unesco di Cuneo e di Asti saranno attivamente presenti al convegno nazionale organizzato martedì prossimo nei locali del Senato a Roma, presso la Biblioteca Giovanni Spadolini. Il tema affrontato, nel segno della concretezza, è quello dei disabili al lavoro, tra esempi pratici e nuove prospettive. I nostri territori saranno protagonisti specialmente nella prima parte della conferenza di piazza della Minerva, con il saluto introduttivo della Senatrice Laura Bignami e gli interventi, fra i relatori e le testimonianze, della signora Ilaria Di Prima, ragazza braidese con sindrome di Down impiegata con ottimo profitto presso l’amministrazione del Gruppo commerciale Dimar Spa, e del dottor Alex Toselli, giovane manager finanziario astigiano che nella Città del Moscato è al timone del progetto Download e della Cooperativa di gestione del primo e unico Albergo Etico d’Italia dove sono occupati con analogo successo numerosi giovani colpiti da tale disabilità.

 

“Dopo avere preso parte al Convegno europeo svoltosi a Tirana nello scorso dicembre – commenta Toselli – è un vero piacere e onore, oltre che una precisa responsabilità sociale, partecipare a questo solenne incontro istituzionale a Roma per riaffermare, in un confronto virtuoso con i decisori politici, i progressi fin qui realizzati e quelli che potranno essere compiuti con progetti per nulla chiusi o settari ma apertissimi al territorio circostante. Pensiamo al discorso del turismo accessibile e ai ritorni economici che esso può avere per una realtà come le province di Asti e di Cuneo e la zona Unesco del sud Piemonte, in ragione delle decine di milioni di milioni di turisti diversamente abili che provengono dall’Europa e dal mondo. Non a caso, altre realtà ricettive anche di un certo prestigio cominciano a muoversi nella stessa direzione, consce del potenziale che lega l’aspetto economico a quello locale e sociale e i cui effetti inclusivi vanno ben al di là dei target di destinatari iniziali”.