Ospedale di Savigliano: presentato il nuovo laser per trattare il nodo tiroideo

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Unica azienda in Piemonte insieme alle Molinette e al Mauriziano, l’Asl CN1 con l’ospedale di Savigliano eseguirà interventi di trattamento del nodo tiroideo con terapia laser.

Il percorso è stato illustrato in conferenza stampa, mercoledi 13 gennaio, presente il direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Torino Ezio Ghigo. Il trattamento si colloca tra le eccellenze della rete ospedaliera della provincia di Cuneo ed è l’esito di un lavoro quinquennale condotto in team dalle strutture di Endocrinologia, Otorinolaringoiatria e Anatomia patologica.

 

Gloria Chiozza, direttore sanitario di Azienda: “E’ un percorso che è sempre stato sostenuto dall’azienda e oggi arriviamo al suo completamento. L’obiettivo è l’ampliamento dell’offerta sul territorio in tema di diagnosi e terapia della patologia tiroidea. Peraltro a Savigliano c’è già un’eccellenza riconosciuta in ambito chirurgico con il dottor Pazzaia. A questa conclusione siamo arrivati attraverso alcuni step: un investimento formativo per migliorare la diagnostica ecografica della zona del collo, l’acquisto di un ecografo che è il top di gamma; quindi la donazione, da parte dell’associazione Amici dell’ospedale, di un laser da associare all’ecografo per la termoablazione.”
Non ultimo il supporto dell’Università. Ghigo: “C’è una certa effervescenza, seriamente coltivata con l’organizzazione di competenze riconosciute, nei progetti nell’ospedale di Savigliano. E’ stata un’occasione colta in anticipo e sviluppata per arrivare a un ventaglio di offerta di soluzioni nella patologia”.

 

E’ importante la crescita del gruppo, dell’organizzazione. Lo sottolinea Baldassarre Doronzo, direttore del dipartimento Specialistico: “Così la professionalità non viene persa. L’intervento in team, inoltre, garantisce equilibrio e migliori risultati con trattamenti più adeguati.”

 

Toni Pazzaia, direttore dell’Otorinolaringoiatria è parte del progetto ed ha collaborato alla definizione di specifici percorsi diagnostico terapeutici assistenziali: “Lavoriamo per fare efficienza clinica. Lo dimostra il fatto che circa il 12-14% degli esami citologici positivi documentano una patologia maligna. Significa che i pazienti sono scelti con criteri ben definiti. La metodica illustrata oggi non crea conflittualità tra il chirurgo e il clinico, perché vi sono pazienti che, per varie ragioni, possono essere trattati per una soluzione della patologia senza l’intervento chirurgico.”
La tecnica con laser si esegue ormai anche in assenza di anestesia, riduce i costi per l’azienda e il recupero del paziente.

 

Luigi Ambrogio, a nome dell’associazione amici del SS. Annunziata, ricorda i contributi erogati (ad oggi circa 750 mila euro) per l’ospedale e gli obiettivi per l’anno in corso. Claudio Cussa, sindaco di Savigliano, coglie “i segnali positivi su Savigliano” nell’ambito di una buona collaborazione con la direzione generale dell’Asl.
Il direttore generale Francesco Magni annuncia un piano di interventi significativi (che sarà illustrato in dettaglio nei prossimi giorni) sull’ospedale.