Incendio doloso a Sanfront: presunto responsabile un 30enne con problemi di depressione | L’uomo avrebbe compiuto il gesto, risalente al mese di novembre, come azione dimostrativa verso i genitori

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A metà novembre scorso i carabinieri della Compagnia di Saluzz e della Stazione di PAESANA erano intervenuti, insieme ai Vigli del Fuoco di SALUZZO, presso un’abitazione a Sanfront dove si era sviluppato un pericoloso incendio.

Le fiamme, domate solo dopo qualche ora, avevano danneggiato irreparabilmente quella casa tanto che era stata dichiarata inagibile.
Sul posto venne anche soccorso un 30enne di Paesana che in quel momento si trovava in casa ed aveva riportato solo lievi ferite.

 

In un primo momento le cause dell’incendio erano sembrate accidentali dal momento che in quella abitazione, essendo stata staccata la corrente elettrica da tempo, vi erano delle candele accese per far luce. Poi, come hanno dimostrato gli accertamenti svolti dai carabinieri di PAESANA e SALUZZO che hanno raccolto la deposizione di numerosi testimoni (familiari e vicini di casa), risulterebbe assai probabile che ad appiccare le fiamme sia stato proprio quel giovane che si trovava in casa quella sera, mosso da si ritiene da intenti suicidi o per compiere un’azione dimostrativa contro i suoi genitori con i quali da tempo litigava minacciandoli continuamente.

 

Il probabile autore dell’incendio, che subito dopo i fatti è stato ricoverato per diversi giorni all’Ospedale di Savigliano per le crisi depressive di cui soffre ed il suo evidente stato di agitazione, è stato denunciato per i reati di incendio doloso, violenza privata e minaccia alla Procura della Repubblica di Cuneo.

 

c.s.