SPECIALE 2015 IN GRANDA – FOSSANO: “Crisi Michelin, ma anche un anno ricco di momenti da ricordare” | Terzo appuntamento con il nostro speciale di fine anno. La parola a Davide Sordella, primo cittadino della città degli Acaja

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Nuove sfide tecnologiche, un Comune sempre più informatizzato per semplificare la vita ai cittadini, tanti ottimi risultati raggiunti, ma anche momenti difficili, su tutti la crisi della Michelin. Attraverso le parole del sindaco Davide Sordella, ripercorriamo il 2015 di Fossano, che guarda al nuovo anno con ancora tanti nuovi obiettivi da raggiungere.

 

Sindaco, è un bilancio positivo?

Sì, il 2015 è stato sicuramente un anno di soddisfazione, perché cominciamo a vedere concretizzarsi il piano generale di sviluppo. Noi abbiamo messo on line tutti gli impegni che c’erano nel programma elettorale, con un’applicazione informatica che si chiama “Fossano 2020 map” e che funziona un po’ come le linee di una metropolitana, in cui ogni stazione, ogni fermata è un impegno: così i cittadini possono controllare on line cosa stiamo facendo e anche cosa non stiamo facendo, seguendo mano a mano il percorso. Abbiamo scelto quel simbolo perché per arrivare ad un obiettivo c’è bisogno di un percorso, e quindi di tappe. Per quel che riguarda il 2015, sotto lo slogan ‘tanto a Fossano non c’è mai niente’, possiamo dire che la città si sta risvegliando a livello di manifestazioni. E poi, sui grandi progetti, l’anno è servito a mettere le fondamenta per quelli che saranno i cantieri del 2016“.

 

Qual è stato il momento più bello di questo 2015?

I momenti belli sono stati tanti, ma probabilmente quello più significativo è anche quello più vicino: l’apertura delle porte del carcere, un esperimento unico in Italia, per la cui realizzazione ringrazio il Ministero della Giustizia ed in particolare il viceministro Costa. Poi le manifestazioni in genere: Mirabilia, Vocalmente, il Motoraduno, il Palio, ma anche, da ultimo, le fontane luminose per Natale. Ogni mese ha avuto il suo evento importante. Pensate a Mirabilia, che ha avuto 50 mila spettatori, il doppio della popolazione di Fossano“.

 

Il momento più difficile?

Sicuramente la crisi Michelin, che è ancora in corso, nonostante siano stati fatti passi avanti molto importanti per i lavoratori. Sembra che si possa trovare una soluzione per tutti, ma c’è ancora in ballo tutta la partita dell’indotto e anche la reindustrializzazione del sito. L’abbiamo vissuta ovviamente con molta preoccupazione, per tutte le famiglie coinvolte. Ora c’è un cauto ottimismo, ma il problema non è risolto, quindi dovremo dedicarci a questa vicenda anche nel prossimo anno“.

 

Qual è la percezione che ha del gradimento dei cittadini per quello che state facendo e il rapporto con loro?

Ho raccolto con piacere, in forma spontanea e semplice, quando abbiamo finito le fontane luminose, il ringraziamento di molte persone che mi hanno fermato, e di questo periodo non è così scontato. Ma quello che è importante e su cui vedo molti risultati positivi è il rapporto con i cittadini. Noi lo abbiamo impostato su tre parole chiave: trasparenza, partecipazione e progettazione. Faccio un esempio. Le segnalazioni dei cittadini sulle buche o sulla piccola manutenzione prima avvenivano con una telefonata, o per amicizia; ora è tutto strutturato, c’è una ‘app’, che si chiama ‘comunichiamo’, con la quale dal telefono o dal computer si possono fare queste segnalazioni. Gli uffici hanno 24 ore per dare una risposta e 30 giorni per chiudere o meno la pratica; poi tutte le settimane su Facebook gli uffici mettono in modo trasparente quello che fanno, quindi si crea un circolo virtuoso, in cui si segnala, si fa l’intervento e poi si comunica a tutti cosa è stato fatto. E questo è un metro che stiamo applicando su tutto. Poi c’è un altro aspetto importante: il bilancio partecipato con le frazioni e con i quartieri, per cui ci si trova una volta l’anno, loro raccolgono tutte le proposte di lavori pubblici in frazioni; c’è un fondo a bilancio fisso, di oltre 1 milione di euro, e invece di decidere noi cosa fare sono direttamente i consigli frazionali o di quartieri che ci portano le istanze. Insieme si vede cosa si può fare e cosa no, si programma anno per anno e poi si fa la revisione per vedere cosa siamo riusciti a fare. Finora, di quello che era stato programmato, si è realizzato il 90 per cento“.

 

Una Fossano sempre più informatizzata e tecnologica

Sì, è vero. Infatti c’è stato il concorso ‘I-Factor’, una sorta di ‘X-Factor’ per ‘nerd’, a cui hanno partecipato giovani informatici. I tre vincitori hanno sviluppato le applicazioni ‘comunichiamo’, ‘Fossano 2020 map’, ‘richiedo’, per fare richieste di patrocini di manifestazioni, e ‘portale lavoro’. Insomma, l’idea è di cercare, ogni anno, di avere sempre più applicativi informatici per semplificare la vita ai cittadini“.

 

Quali sono le prospettive e gli obiettivi per il 2016?

Come ho già accennato, in questo 2015 abbiamo messo le fondamenta per alcuni progetti importanti che dovranno essere realizzati nel 2016: il recupero del castello, grazie anche all’approvazione del piano di valorizzazione; il protocollo d’intesa sul polo d’arte contemporanea a Fossano tra Regione e Matteo Viglietta; l’accordo con Rfi per il recupero della stazione; l’inizio del percorso per la fase 2 del Foro Boario, e quindi la creazione di un nuovo parco cittadino; il recupero dal demanio di casa dei marescialli, 22 alloggi di edilizia sociale. E poi c’è il progetto con il Politecnico sulle piazze del centro storico, che è un altro degli obiettivi del 2016 e che è stato premiato con il riconoscimento Smart City allo Smau. Insomma, se mettiamo insieme tutte queste cose, stiamo parlando di cambiare il volto della città“.

 

Che augurio vuole rivolgere ai suoi concittadini?

L’augurio è che il 2016 sia un anno con più luce ancora del 2015. E non è un augurio che possiamo lanciare al destino in generale, ma è nelle nostre mani, di tutti noi. Non solo dell’amministrazione cittadina, perché secondo me una città è innanzitutto una comunità: siamo tutti nella stessa barca, i problemi non si rivolgono con la contrapposizione, ma affrontandoli insieme“.

 

GDS