Caporalato ed estorsione a danno di braccianti agricoli: denunciato un 30enne indiano a Borgo San Dalmazzo

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I carabinieri della Stazione di Boves, in collaborazione con carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Cuneo e della Compagnia di Borgo San Dalmazzo, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Cuneo un cittadino indiano 30enne, incensurato e residente in provincia di Verona, per i reati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (CAPORALATO) ed estorsione.

 

In particolare i carabinieri, nel corso di uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno del “lavoro nero” nel settore agricolo, in particolare della raccolta e trasporto della frutta, hanno accertato che il cittadino indiano, tra i mesi di giugno ed agosto 2015, aveva agito da procacciatore di lavoro tra una ventina di connazionali ed alcune aziende agricole locali motivo per il quale, non essendo autorizzato ad esercitare tale attività é stato denunciato. Inoltre è stato accertato che l’indiano estorceva danaro ad alcuni dei connazionali a lui “sottoposti” minacciandoli, in caso di mancato profitto, di distruggere o disperdere i loro documenti di identità (passaporto) ed il permesso di soggiorno, dei quali era venuto in possesso per assolvere le pratiche amministrative. Da ognuno di loro l’indagato incassava, detraendoli illecitamente dalla loro paga mensile, somme variabili tra i duecento ed i quattrocento euro.

 

Sulla vicenda, che denota purtroppo i profili classici del CAPORALATO e di ogni forma di sfruttamento da esso derivante, i carabinieri borgarini e del NIL di Cuneo stanno svolgendo ulteriori accertamenti per fare piena luce sull’esatta portata del fenomeno. Non si escludono pertanto ulteriori futuri sviluppi anche in altre località della provincia di Cuneo qualora emergessero elementi significativi.