Evasione fiscale per centinaia di migliaia di euro: nei guai un’azienda monregalese

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Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Cuneo ha di recente ultimato una verifica fiscale, per i periodi d’imposta dal 2011 al 2015, nei confronti di una impresa di medie dimensioni operante nel monregalese.

 

L’attività ispettiva ha consentito di individuare l’irregolare modus operandi attuato dalle ditte individuali di cui si è avvalsa la società verificata. In particolare, è stato constatato che il committente delle lavorazioni ha affidato a diversi artigiani l’esecuzione di specifiche lavorazioni o generiche prestazioni di manodopera, certificate con l’emissione di fattura.

 

La documentazione rinvenuta nel corso della verifica ed i riscontri eseguiti hanno permesso di riqualificare la natura dei rapporti intercorsi tra i soggetti economici. Infatti, gli artigiani hanno operato esclusivamente per conto di un unico committente, privi di proprie attrezzature, senza l’assunzione di alcun rischio imprenditoriale, nel rispetto dei sistemi di controllo dallo stesso predisposti ed attuati nonché in funzione di una retribuzione calcolata sulla base delle effettive ore di lavoro prestate.

 

Successivamente, attraverso interrogazioni alle banche dati in uso al Corpo, i militari della Guardia di Finanza hanno acquisito informazioni sulle posizioni fiscali delle ditte individuali compiacenti, diverse delle quali rivestono la qualifica di “Evasore totale”.

Sulla base di tali elementi è stato acclarato che i rapporti intercorsi tra committente e prestatori non avessero natura di lavoro autonomo, bensì connessi e fondati su un rapporto di lavoro dipendente.

Pertanto, essendo le prestazioni da lavoro dipendente escluse dal campo di applicazione dell’I.V.A., nel periodo esaminato è stato determinato in circa 1.000.000 di Euro l’importo imponibile delle lavorazioni ed in oltre 200.000 Euro l’I.V.A. illegittimamente detratta, proposta per il recupero a tassazione. Nel contempo la riqualificazione dei rapporti economici de quo ha permesso di constatare violazioni in termini di mancata effettuazione ed omesso versamento di ritenute alla fonte per un importo complessivo intorno ai 300.000 Euro.

 

c.s.