Scoperti e segnalati cinque “falsi poveri” in provincia di Cuneo

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Sono stati cinque i FALSI POVERI scoperti dai Carabinieri del Reparto Operativo di CUNEO e segnalati ai competenti uffici della Regione Piemonte che, a seguito di specifici accertamenti avviati dai militari, sono tutti risultati aver presentato presso uffici comunali autocertificazioni in cui dichiaravano di avere percepito un reddito inferiore a quello reale con lo scopo truffaldino di percepire indebitamente assegni sociali, in particolare i contributi pubblici per far fronte al pagamento del loro canone di locazione.

La tecnica illecita attuata è molto semplice: dichiarare redditi inferiori al reale per ottenere contributi pubblici da parte degli Enti Locali preposti. Questa volta però ai cinque FALSI POVERI non è andata come speravano. I carabinieri del Reparto Operativo li hanno infatti smascherati mettendo a nudo le loro responsabilità.

 

L’escamotage del dichiarare redditi inferiori a quelli reali gli ha consentito, in un primo tempo, di riceve, pur non avendone diritto e senza alcun ostacolo, i contributi pubblici per pagarsi il canone d’affitto degli appartamenti in cui vivono. Alla fine però gli è andata male perché i cinque furbetti sono stati scoperti dai militari dell’Arma che hanno passato al vaglio più di un migliaio di richieste di assegni sociali avanzate in tutta la provincia incrociandole poi con le autocertificazioni e dichiarazioni dei redditi acquisite presso l’Agenzia delle Entrate.
Per questo tipo di violazione il Codice Penale prevede il reato di INDEBITA PERCEZIONE DI FONDI PUBBLICI (art. 316 ter), depenalizzato sino alla percezione indebita di somme in danaro non superiori a 4mila euro, oltre le quali si rischia l’arresto. Nei cinque casi accertati dai carabinieri gli importi ricevuti dai furbetti individuati non superano i 4mila euro e pertanto il reato è depenalizzato. I cinque segnalati dovranno però restituire alle casse della Regione Piemonte (quale ente erogatore di questo tipo di assegni sociali) l’intero importo illecitamente percepito, in tutto più di 10mila euro, inoltre ciascuno dovrà pagare poi una multa di importo pari a tre volte la somma del contributo pubblico illegalmente ricevuto.

 

I cinque furbetti stanati risiedono: due a CUNEO, uno a FOSSANO, uno a SAVIGLIANO ed uno a BORGO SAN DALMAZZO, tutti italiani.
Emblematico il caso di un furbetto cuneese che ha dichiarato falsamente di percepire un reddito annuo di soli 4mila euro per poter accedere al beneficio quando in realtà nel modello 730 risultava aver percepito un reddito annuale da oltre 27mila euro.

 

Gli accertamenti dei carabinieri del Reparto Operativo di Cuneo, partiti dall’anno 2010, sono tuttora in corso e saranno estesi agli anni successivi con l’obiettivo di stanare altri FALSI POVERI che, con il loro comportamento illecito, danneggiano coloro che hanno realmente bisogno di questo tipo di assegni sociali che, per giunta, a causa dei tagli da alcuni anni sono sempre più esigui.