Olmo-Pro Dronero 2-3: le parole dei due tecnici a fine gara

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Partita pirotecnica ricca di gol, lontana anni luce dallo scialbo 0-0 con cui le due squadre chiusero la passata stagione. Olmo-Pro Dronero ha divertito, lasciando però stati d’animo agli antipodi: gongolano i droneresi, vincenti all’ultimo respiro, recriminano gli olmensi, caduti dopo una grande rimonta.

 

Partiamo dal vincente, Antonio Caridi, che non nasconde la propria felicità: “Abbiamo fatto un primo tempo alla grande, ci siamo disuniti nel secondo tempo già dal loro 1-2 ma la nostra voglia di vincere ci ha portato a strappare un altro successo in extremis. Lo volevamo fortemente, tanto da impostare il nostro match sulla corsa a tutto campo sin dalle prime battute: il pressing alto ha prodotto gli effetti sperati. Il calo nella ripresa è sintomo di una nostra debolezza mentale, che però è facilmente riconducibile al fatto che ci dobbiamo allenare tre volte a settimana alla sera per un’ora e mezza, cosa che ci costringe ad insistere meno sulla tattica e sulla tenuta nei 90’”.

 

Ovviamente soddisfatto del campionato dronerese fin qui: “Abbiamo fatto un grande lavoro e ne siamo orgogliosi: siamo primi e proveremo a restarlo fino alla fine anche se è ancora lunga. L’unica macchia è l’uscita dalla Coppa, dove abbiamo però pagato una partita, contro la Cheraschese, molto “particolare”. Il mercato? Quasi sicuramente partirà Calabrò mentre siamo alla ricerca di qualche giovane da aggiungere ai ragazzi già presenti in squadra”.

 

Si percepiva a caldo, invece, il malumore di Pierangelo Calandra, ancora nervoso per la rete subita ad un soffio dal triplice fischio: “Che dire? Abbiamo rimontato due gol dopo aver subito un rigore inesistente ed un gol in fuorigioco, quindi non mi posso lamentare con i miei ragazzi. Nel finale, poi, è arrivato un gol, mi dicono messo in rete ben oltre i 4’ di recupero assegnati. Al di là di tutto ciò sono soddisfatto della prestazione dell’Olmo: siamo partiti male, con la paura di giocare ma dopo l’intervallo abbiamo capito che credendoci di più avremmo potuto fare male. Siamo una squadra che ha bisogno di giocare bene a calcio e oggi l’abbiamo dimostrato. Paghiamo episodi sfortunati, che premiano, invece, squadre come la Pro Dronero, destinata a mio modo di vedere a vincere il campionato”.

 

Il tecnico olmense poi stuzzica ancora la Pro Dronero: “Siamo soddisfatti dei 27 punti ottenuti fin qui ma soprattutto di un dato emerso in maniera evidente quest’oggi: la nostra progettazione funziona per il meglio perché anche questa volta avevamo molti giovani del vivaio in campo, mentre il tanto decantato settore giovanile della Pro Dronero non mi sembra stia producendo frutti molto significativi. Continuiamo su questa strada, sperando di essere penalizzati meno dai fatti e dagli arbitraggi, anche se, quando giochi contro la prima della classe, te lo puoi anche aspettare”.

 

Carlo Cerutti