Accordo Michelin-sindacati, la CGIL di Cuneo esulta: “Un risultato straordinario”

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Un risultato straordinario“: così Davide Masera, segretario della Cgil Cuneo, ha definito l’accordo raggiunto con la Michelin, aprendo la conferenza stampa svolta nella sede del sindacato, a Cuneo, in via Michele Coppino.

Perché abbiamo deciso di convocarla? Perché sentiamo di avere una maggiore responsabilità rispetto ad altre organizzazioni, dal momento che abbiamo la maggioranza assoluta in Michelin“, ha spiegato lo stesso Masera, che poi ha voluto ribadire l’importanza del risultato ottenuto, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa: “Quotidianamente veniamo attaccati dalla politica – ha detto -, ci dicono che siamo in grado di difendere solo i garantiti; be’, questa volta abbiamo realizzato un accordo straordinario, e non abbiamo certo difeso solo i garantiti”.

 

L’accordo firmato con i vertici aziendali non ha infatti lasciato da solo nessuno, né i lavoratori di Fossano, né quelli interinali e neppure quelli degli appalti, facendo in modo che tutti possano trovare una soluzione: “Nessuno è stato lasciato da solo“, ha sottolineato con orgoglio Masera, che ha poi posto l’attenzione anche sul punto, contenuto nell’accordo, che prevede il ripristino del sito di Fossano per altre possibili soluzioni industriali. Dei 578 lavoratori di Fossano, 362 verranno ricollocati, ma anche per gli altri ci saranno soluzioni che li tuteleranno, come la mobilità volontaria, o la possibilità di trasferimento all’estero (soluzione che in molti hanno già paventato di voler richiedere).

 

Barbara Tibaldi, segretario Fiom Cgil,  ha ricordato la difficoltà, e, proprio per questo, la grandezza di quello che è stato fatto. “Perché la Fiom senza di noi non ce l’avrebbe fatta – ha detto -. Avevamo due strade: potevamo incatenarci a Fossano per non fare chiudere, ma così avremmo perso gli interinali. Oppure potevamo provare a salvarli tutti: per noi i lavoratori sono tutti uguali, e così abbiamo scelto la seconda via.  Abbiamo capito fin dall’inizio che se non avessimo convinto i lavoratori a lottare tutti insieme per un obiettivo davvero ambizioso, non avremmo vinto. Li dovevamo convincere che dovevamo coinvolgere tutti, non solo quelli di Fossano. Loro hanno capito la nostra scommessa, e questa è stata la svolta. Certo, c’è un sacrificio, la chiusura di Fossano, che costringerà i lavoratori al trasferimento, ma mai come questa volta abbiamo constatato la grande unità mostrata dai lavoratori, che hanno gioito del fatto che il loro sacrificio possa servire a salvare dei colleghi“. Ed anche il referendum effettuato all’interno dello stabilimento di Fossano lo ha confermato: in 326 lavoratori hanno partecipato, l’80 per cento, in 320 hanno espresso parere positivo, in 5 hanno votato no e c’è stata una scheda bianca.

 

 “E’ senza dubbio questa la chiave di lettura  – ha ribadito Gaspare Palermo, segretario Filctem Cgil – l’unità, la forza di guardare avanti per un obiettivo comune. E aggiungo un altro elemento: il sacrificio di Fossano significa rafforzamento degli altri stabilimenti Michelin in Italia, deve essere così“. In un clima di grande soddisfazione per lo straordinario risultato raggiunto, Palermo ha comunque voluto ricordare che le preoccupazioni da parte dei lavoratori restano: “C’è condivisione, ma anche l’idea di come guardare al giorno dopo. Il piano dell’azienda è ambizioso: a Cuneo, per esempio, un aumento del 25 per cento della produttività e una riduzione del 20 per cento dei costi del lavoro. E’ chiaro che i lavoratori si chiedono come si farà e sono preoccupati. Il piano industriale dà risposte in termini di nuove assunzioni e di investimenti, ma ognuno dovrà fare la sua parte, a cominciare dall’azienda“.

 

GDS