Giordano Vini di Diano d’Alba, Mino Taricco: “Situazione critica e da risolvere per il futuro di 400 lavoratori”

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Il Pd Mino Taricco sostiene la necessità di un attento e costante monitoraggio sulla situazione che sta attraversando la ditta Giordano Vini di Diano d’Alba, al fine di evitare scelte che potrebbero minare il futuro di quasi 400 lavoratori seriamente preoccupati dalle informazioni relative alla possibile terziarizzazione in atto.

 

La storica azienda di Valle Talloria, leader nella vendita diretta al cliente finale, è stata aggregata da un anno con l’azienda trentina Provinco nel primo gruppo vinicolo italiano approdato in Borsa, Italian Wine Brands. Le prime operazioni di terziarizzazione risalgono ad agosto, quando 11 informatici sono passati alla società Cosesa. Ora sembrava ne fossero previste altre: 48 dipendenti post vendita che avrebbero dovuto essere ceduti alla società 2B1 Outusourcing. I sindacati ritengono che questa cessione di ramo d’azienda non sia stata valutata con attenzione in quanto 2B1 non ha esperienza nel settore e tantomeno le possibilità di gestire al meglio i dipendenti, in quanto possiede solamente 10000 euro di capitale sociale. Sembra però che al momento la situazione sia sospesa.

 

Il deputato Pd Taricco esprime la necessità di agire rapidamente: «Il futuro è incerto, siamo seriamente preoccupati per un’azienda radicata sul territorio da anni, che lavora i frutti di queste terre e produce profitto per tutto il territorio. Alla luce delle azioni messe in atto, delle paventate cessioni e di quelle di ramo già realizzate, sembrerebbe che l’intenzione purtroppo vada in una direzione diversa dalla valorizzare e tutela delle attività del territorio. Urge quindi un piano industriale di riorganizzazione ben strutturato e calibrato sulla realtà aziendale. E’ necessario sospendere le cessioni di ramo d’azienda, almeno fino a quando non ci saranno i dovuti approfondimenti. Insieme alla collega Chiara Gribaudo, abbiamo chiesto al Ministero attenzione al tema e valuteremo l’utilità di un’interrogazione al Governo perché intervenga con le dovute e necessarie azioni di indagine e controllo».

 

c.s.