Alba: Via Piero Amedeo Bosio diventa Via Paolo Frau

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Via Piero Amedeo Bosio, traversa di Strada Cauda ad Alba diventa “Via Paolo Frau 1915 – 1989 Avvocato”. Lo ha annunciato il Sindaco Maurizio Marello durante la serata in ricordo del personaggio albese nato il 16 novembre del 1915 organizzata dall’Associazione Avvocati Albesi e Braidesi “Avv. Mario Viglino”, martedì 24 novembre nella sala della Resistenza del Palazzo comunale.

 

 

«Una figura come quella dell’avvocato Frau merita di essere ricordata e di continuare a vivere non soltanto nella nostra memoria ma anche dal punto di vista civico – ha sottolineato il Sindaco Maurizio Marello prima di consegnare copia della delibera di Giunta alla figlia Margherita – Per questo l’anno scorso ho scritto alla moglie e alla figlia dell’Avvocato Frau dove preannunciavo l’idea dell’Amministrazione di intitolare una via della città al loro congiunto. Un atto tardivo. Sono già passati venticinque anni dalla sua morte. Comunque l’idea era di far coincidere l’intitolazione con il centenario dalla nascita dell’avvocato. Questa iniziativa è stata seguita dalla commissione toponomastica che a settembre ha dato parere favorevole alla Giunta per l’intitolazione della via a Paolo Frau. La Giunta ha proceduto ad intitolare una via che si trova in zona Piave, una traversa di Strada Cauda finora denominata Via Piero Amedeo Bosio risolvendo contemporaneamente anche un caso di omonimia».

 

Così il Sindaco Marello a fine incontro coordinato dall’Avvocato Giancarlo Bongioanni con gli interventi degli avvocati, Ettore Paganelli, Paolo Borgna e Roberto Ponzio.
«Ho seguito i suoi processi e così è diventato il mio maestro – ha ricordato Ettore Paganelli – Professionista brillantissimo e preparatissimo nel diritto conduceva la difesa molto accuratamente e convintamente».

 

«Contribuiva alla ricerca della verità difendendo fino in fondo il proprio cliente», ha sottolineato Paolo Borgna.

 

«Ho conosciuto Frau nel 1970 – ha ricordato Roberto Ponzio – Sono stato ammaliato da questa figura signorile, elegante, con accentuata gestualità. S’immedesimava in una scena teatrale ed esponeva i fatti davanti al giudice. Aveva la capacità di farsi capire e di tradurre in parole semplici le cose importanti e complicate. Eccellenza nella conoscenza delle leggi e nella preparazione delle cause».