Atletica Mondovì: Ilaria Boetti e Cristina Cattaneo alla maratona di New York!

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33434 e 34090 sono due numeri che Ilaria Boetti e Cristina Cattaneo difficilmente si dimenticheranno: sono questi infatti i pettorali con i quali le due ragazze di Mondovì hanno corso domenica 1 la maratona di New York – “la più bella del mondo” – con partenza da Staten Island per arrivare dopo 42 interminabili chilometri a Central Park.

 

Per la cronaca la gara degli atleti professionisti, è stato un completo dominio keniano sia in campo maschile con la vittoria andata a Stanley Biwott in 2h10”34 davanti al connazionale Geoffrey Kamworor in 2h10”48, sia in campo femminile con Mary Keitany in 2h24’25” già vincitrice dell’edizione 2014.

 

Con la canotta rossa dell’Atletica Mondovì, società con cui sono tesserate da quest’anno, Ilaria e Cristina hanno corso la loro prima maratona dopo oltre un anno di preparazione. Periodo intenso e faticoso per le due ex pallavoliste, che abbandonato il palquet delle palestre del campionato di B1 che per anni le ha viste protagoniste (“Iaia” storico capitano e Cristina un “martello” nel suo ruolo di banda), si sono dovute riadattare agli allenamenti completamente diversi sulla strada e all’aperto, confrontandosi con un mondo a loro del tutto nuovo, ma avvalendosi del supporto di un tecnico dell’Atletica Mondovì.

 

Una sfida affrontata da entrambe con determinazione, ma che solo dopo aver attraversato mezza New York (da Staten Island passando per Brooklyn, Queens, Bronx fino a Manhattan) e tagliato il traguardo di Central Park, si può dire abbiano vinto.

 

Partite con la seconda “wave” degli oltre 50.000 atleti partecipanti dal ponte di Verrazzano, Ilaria Boetti e Cristina Cattaneo hanno corso affiancate per i primi chilometri. Poi l’avventura delle due amiche è proseguita separata con Ilaria che ha inseguito l’obbiettivo, centrato, di chiudere la sua fatica intorno alle 4 ore e mezza (4 ore e 36 minuti per la precisione), mentre Cristina, alle prese con un ginocchio malconcio, ha dovuto lottare anche contro il dolore per poter giungere all’agognata “finish line” dopo 5 ore e 34 minuti.

 

cs