Legge di Stabilità 2016, Andrea Olivero: “Risparmi su Imu e Irap per le tante aziende della provincia di Cuneo”

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Il Consiglio dei ministri ha presentato la Legge di Stabilità 2016 che, nelle prossime settimane, dovrà essere discussa in Commissione e, dopo il dibattito in Aula, approvata dal Parlamento. Il provvedimento contiene un pacchetto di norme molto importanti che sostengono l’agricoltura.

Per un importo complessivo di oltre 800 milioni di euro. Ne abbiamo parlato con il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il cuneese Andrea Olivero. Cosa significa per il settore? “È un provvedimento che, dopo anni di austerità, torna ad investire risorse sull’agricoltura, diminuendo la tassazione e creando spazi per nuovi investimenti strategici. Mi pare davvero che, nell’anno di Expo, si dia il segnale giusto di attenzione al comparto primario, attanagliato da criticità, ma comunque in espansione, sia sotto il profilo dell’export, sia su quello occupazionale”.

 

Ci sono possibilità di emendamenti che cambieranno l’attuale stato di fatto? “Certamente durante il confronto parlamentare si potranno fare ulteriori migliorie al testo, però ci batteremo per non stravolgere i punti salienti, che consideriamo molto positivi e che vedono una valutazione concorde delle organizzazioni agricole”.
La misura più sostanziosa è la cancellazione definitiva dell’Irap e dell’Imu sui terreni agricoli, che vale 600 milioni di euro. Un modo chiaro, innanzitutto, per mettere fine alle polemiche sorte all’inizio di quest’anno sulla classificazione di Comune montano o meno, dove l’Imu riguardante le aree del comparto non doveva o aveva l’obbligo di essere pagata. Inoltre, si tratta di una decisione che consente agli imprenditori del settore di avere soldi “freschi” e di rilanciare gli investimenti aumentando la competitività, creando occupazione e affrontando con maggiore forza la sfida dei mercati. Anche quelli internazionali.

 

Cosa vuol dire per la provincia di Cuneo? “Nella nostra provincia – risponde Olivero – gli agricoltori di pianura e di collina hanno dovuto pagare l’Imu, con un peso rilevante per molti. Attraverso la Legge di Stabilità si liberano risorse che possono spingere le imprese a innovare e a investire scommettendo sulla qualità: aiutando concretamente, in questo modo, chi sta vivendo difficoltà di settore, come coloro che si dedicano alla frutticoltura, al comparto cerealicolo o all’allevamento bovino”.
Ci sono degli esempi concreti di risparmio per gli imprenditori della “Granda”? “Un’azienda di produzione del latte con un fatturato da 400 mila euro, beneficerà di 3.100 euro di taglio Irap, 1.800 euro di taglio Imu, oltre a 5.600 euro di aumento compensazione IVA, per un totale di 10.500 euro di tasse in meno. Invece, risparmio da 8.800 euro, per un’impresa vitivinicola da 12 ettari, grazie all’eliminazione dell’Irap che costava 4.660 euro e dell’Imu che pesava per 4.220 euro”.

 

LE ALTRE MISURE
Sono stati messi in campo 140 milioni di euro in due anni per finanziare il programma di agevolazioni assicurative in agricoltura contro le calamità naturali. Obiettivo? Tutelare il reddito degli imprenditori del settore danneggiati da fenomeni di eccezionale avversità atmosferica. Una condizione che, spesso, si trova ad affrontare anche la provincia di Cuneo.

 

Quindi, per favorire l’innalzamento degli standard di sicurezza dei lavoratori, abbattere le emissioni di sostanze inquinanti e aumentare l’efficienza delle prestazioni, si è provveduto a stanziare 45 milioni di euro per il rinnovo del parco macchine agricole, puntando su tecnologie innovative, sicure e sostenibili. Il fondo, istituito presso l’Inail, che concorre in parte a finanziarlo, consentirà di “aiutare” gli investimenti per l’acquisto o il noleggio di mezzi o trattori agricoli e forestali.
Infine, attraverso l’intervento inserito nel Piano latte si consente alle aziende del comparto un risparmio fiscale di 0,5 centesimi di euro per ogni litro di prodotto fresco venduto. Seppure, quest’ultima, non rappresenti la soluzione definitiva ai problemi del settore è, comunque, un sostegno alle attività. “Non sarà – conclude Olivero – l’unico aiuto che attiveremo a breve per il comparto. Stiamo provvedendo a togliere dal mercato formaggi stagionati per 25 milioni di euro (con distribuzione agli indigenti, perché mai più vogliamo vedere la distruzione di derrate alimentari) e abbiamo fatto passi importanti per raccordare l’intera filiera. Non abbiamo la bacchetta magica di fronte ad una crisi europea senza precedenti, ma facciamo di tutto per stare vicino ai produttori”.

 

c.s.