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EXPO: aree montane protagoniste con Stefania Belmondo e gli amministratori cuneesi | Il viceministro Olivero: “Dobbiamo lavorare con fermezza per la salvaguardia delle terre alte”

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L’Auditorium del Padiglione Italia, all’Expo di Milano, ha ospitato l’interessante incontro “Montagna: emozioni e governance”, promosso dal viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero. Particolarmente prestigioso il parterre delle personalità intervenute al convegno, che ha offerto un’occasione di dialogo sui molteplici aspetti che caratterizzano le terre alte.

 

L’alpinista ed esploratore Reinhold Messner e l’ex campionessa di sci di fondo, ora in servizio al Corpo Forestale dello Stato, la cuneese Stefania Belmondo, hanno raccontato le loro esperienze sportive, e non solo, facendo emergere quanto la montagna sappia regalare emozioni straordinarie, ma che, per poterle assaporare, è necessario mettere in campo molto impegno e tanta fatica. Le stesse azioni intraprese, ogni giorno, dai sindaci, dagli amministratori comunali e dai produttori di montagna.

 

Su questo fronte hanno dato il loro contributo il segretario generale di Terra Madre, Stefano Colmo, il sindaco di Cossano Canavese, in provincia di Torino, Alberto Avetta, e altri due cuneesi: il primo cittadino di Canosio e presidente dell’Unione Montana Valle Maira, Roberto Colombero, e il presidente del Consorzio del formaggio Castelmagno, Marco Arneodo. Infine, lo stesso viceministro Olivero e gli onorevoli Enrico Borghi e Lorenzo Dellai hanno illustrato le iniziative parlamentari e di governo a sostegno della montagna.

 

L’incontro, al quale hanno anche partecipato alcuni sindaci della “Granda”, ha evidenziato soprattutto come l’agricoltura nelle terre alte sia, spesso, il fattore di innesco di processi di sviluppo più complessi, però capaci di integrare altri settori economici. Le aziende del comparto si contraddistinguono per una forte diversificazione delle attività rispetto alla media nazionale.

 

In particolare sull’agriturismo (più del doppio della media nazionale) e nella produzione biologica (più 20%). “Forti del percorso avviato in Expo sulla centralità della montagna – ha sottolineato Olivero – dobbiamo lavorare con perseveranza per la salvaguardia del territorio, dei saperi, delle tradizioni e la tutela della biodiversità nelle terre alte. A questo scopo ho coinvolto, nell’iniziativa, i colleghi Dellai e Borghi perché da oggi nasca l’impegno a condividere un’agenda di lavoro per il sostegno della montagna, finalizzando quei dispositivi legislativi in grado di assicurare un rinnovato processo di governance nei territori”.

 

Colombero ha espresso la sua soddisfazione per l’incontro: “Poter essere a Expo a parlare di montagna, con una visione a 360 gradi, è un segno di profonda e convinta sensibilità sul tema da parte di chi ci sta governando a livello nazionale”.

 

Dopo, è entrato nel vivo dell’argomento: “Per poter garantire che le terre alte continuino a creare emozioni devono essere vissute e coltivate. Un presidio del territorio non inteso, come in passato, dell’abitare quei luoghi per evitare lo spopolamento, ma l’esserci diventando protagonisti di un sistema innovativo in cui la montagna assume un ruolo centrale nel modello di sviluppo dell’Italia. Come, ad esempio, per la gestione dell’acqua e della green economy. Mantenendo, però, una propria autonomia. Non dobbiamo perdere il treno che sta imboccando questa direzione”.

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