FAIMarathon a Costigliole Saluzzo per scoprire un’Italia diversa: ecco il programma

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L’Italia è un paese meraviglioso. Il suo patrimonio d’arte e di natura appartiene a ciascuno di noi. Un capitale che ha sempre più bisogno di essere valorizzato e tutelato, potenziale volano per il rilancio turistico ed economico di tutta la nazione.

 

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, da anni lavora, con i propri volontari, proprio per questo.

Anche quest’anno sarà così attivata la campagna nazionale di raccolta fondi «Ricordiamoci di salvare l’Italia»: dal 1 al 31 ottobre 2015, un mese cruciale per stimolare i cittadini a mettersi in gioco in prima persona, senza delegare più ad altri, e “fare” in concreto un piccolo gesto per il futuro del Paese. Al centro di questo significativo momento per la Fondazione si colloca, come ogni anno, la FAImarathon, iniziativa, nata nel 2012 con grande successo di pubblico. Tremilacinquecento volontari, 130 città e oltre 400 aperture in tutta Italia: sono questi i numeri del consueto appuntamento autunnale del FAI che invita a riscoprire i luoghi delle nostre città, troppo spesso trascurati, come palazzi, negozi storici, teatri, cortili, vicoli e giardini.

L’appuntamento in provincia di Cuneo è a Costigliole Saluzzo, la cittadina scelta per proporre alcuni luoghi simbolo dell’identità del territorio, della sua storia e delle sue tradizioni.

Il banco principale, collocato in piazza Vittorio Emanuele II, accoglierà i partecipanti per dare informazioni e raccogliere le iscrizioni (gratuite per chi si iscrive al FAI durante l’evento).

 

Sono previste visite guidate della Parrocchiale di S.Maria Maddalena, un edificio di fine Quattrocento più volte rimaneggiato dove sotto il campanile conserva una cripta antica con vani sotterranei la cui funzione è tuttora oscura (forse funeraria). All’interno della chiesa si può ammirare un Cristo dipinto da Hans Clemer sul finire del Quattrocento, nell’iconografia dell'”Homo doloris”, recentemente riportato al suo splendore con accurati restauri. Verrà inoltre proiettato un breve video sugli affreschi a grisaille presenti nel sottotetto inaccessibile. Si prosegue poi per Palazzo Giriodi di Monastero, attuale sede comunale, costruito su progetto di Ascanio Vittone, esempio significativo di architettura del settecento cuneese.

 

Esclusivamente aperto per i soci FAI sarà invece il Castello Rosso (XV–XIX sec.), un luogo eccezionale, la vera residenza dei signori del luogo, i Costanzia. Immerso in un parco all’inglese, l’edificio presenta ancora importanti tracce artistiche del passato negli affreschi di età rinascimentale. Importantissimo il dipinto di Hans Clemer, “Madonna col Bambino”. Attualmente ospita una struttura alberghiera privata e, solo per l’occasione, sarà aperto al pubblico grazie ai volontari FAI.

 

Vengono inoltre suggerite altre quattro “tappe” visitabili senza guida: il Castellotto (XV-XVII sec.) trasformato progressivamente nel corso del ‘600 da piazzaforte di difesa ad elegante dimora signorile e adibito ora ad abitazione privata; il Castello Reynaudi (XIII-XVIII sec.), dal cognome di uno degli ultimi proprietari, primo fortilizio costruito nell’area, distrutto nel 1487 dal duca Carlo I di Savoia durante uno dei conflitti tra il ducato di Savoia e il Marchesato di Saluzzo e ricostruito nel 1627; il Palazzo Sarriod de La Tour, edificio di origine tardo-medioevale e ampliato per volere del Conte Tommaso Alberto Saluzzo che, nel 1734, acquistò la signoria sul paese, oggi sede della biblioteca e centro mostre Miche Berra.

 

Infine, in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino – Dipartimento Studi Storici – verrà presentato il sito archeologico della “villa romana”, emerso durante gli scavi alle porte della città, una vera villa con annessa attività agricola di vinificazione databile tra il primo ed il quindo secolo dopo Cristo, tra l’età Augustea ed il periodo tardo-antico, una delle scoperte archeologiche più importanti del Sud Piemonte degli ultimi anni.