Un giovane tunisino è stato arrestato dai Carabinieri di Alba dopo che, armato di coltello, aveva tentato di rapinare un pensionato albese. Si tratta di un 24enne disoccupato, con regolare permesso di soggiorno, che ha già collezionato una lunga serie di denunce e arresti per reati predatori e contro Pubblici Ufficiali.
Lo straniero, nella tarda serata di domenica, ha avvicinato un 70enne che passeggiava lungo corso Michele Coppino. Poi con la minaccia di un coltello, il malvivente ha tentato di farsi consegnare il portafogli dell’anziano ma questi, dopo aver tentato di sottrarsi alla rapina, si è precipitato verso la vicina caserma dei Vigili del Fuoco e, nonostante il tunisino tentasse di impedirglielo, al termine di una breve colluttazione, è riuscito a suonare il campanello della caserma e ad attirare l’attenzione dei Vigili del Fuoco che sono accorsi in suo aiuto.
Il tunisino si è quindi allontanato velocemente a piedi cercando di far perdere le proprie tracce. Una gazzella del Radiomobile dei Carabinieri di Alba, accorsa immediatamente sul posto, sentita la descrizione del rapinatore, lo ha individuato poco dopo catturandolo mentre cercava di nascondere il coltello gettandolo in un cespuglio.
Rinchiuso in una carcere ad Asti, nei prossimi giorni il tunisino risponderà davanti al Pubblico Ministero del reato di tentata rapina aggravata e porto abusivo di armi improprie.
Il nordafricano non è nuovo a imprese del genere. Oltre a numerosi furti dei quali si è reso responsabile nell’ultimo anno, qualche mese fa era stato arrestato per essersi scagliato contro una pattuglia dei Carabinieri intervenuta perché infastidiva i passanti lungo la centrale via Roma.
L’extracomunitario era stato già espulso dal territorio nazionale ad ottobre del 2014 in ottemperanza ad un Decreto della Prefettura di Torino. Dopo essere stato accompagnato al C.I.E. (Centro Identificazione ed Espulsione) di Trapani, dagli stessi Carabinieri di Alba, alcuni giorni dopo rientrava in città regolarmente munito di un nuovo permesso di soggiorno rilasciatogli per “motivi umanitari”.
Ora al tunisino, che nelle prossime ore sarà giudicato e con ogni probabilità condannato con rito direttissimo dal Tribunale di Asti, potrà essere applicata un nuovo e più incisivo provvedimento di espulsione dal territorio italiano essendo stata acclarata la sua pericolosità sociale che ne rende, di fatto, incompatibile la permanenza ad Alba. In tal senso in Carabinieri stanno inviando una dettagliata relazione sul suo conto alla Questura di Cuneo.
c.s.