Agricoltura, Mighetti e Campo del M5S sulla morte del bracciante a Carmagnola | “Urgente la trattazione del problema in consiglio regionale”

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La morte del bracciante agricolo che lavorava presso alcune serre a Carmagnola, stroncato probabilmente da un infarto cardiaco, amplifica l’urgenza di una presa in carico, da parte della Regione, della problematica legata ai braccianti.

 

Paolo Mighetti, Consigliere regionale M5S Piemonte 
e Mauro Campo, Consigliere regionale M5S Piemonte, scrivono in una nota: “Negli scorsi mesi abbiamo proposto un’estensione nell’utilizzo dei ‘buoni lavoro’ (voucher) e di visite mediche obbligatorie ad inizio stagione, anche per le aziende medio-piccole e non solo per pensionati o studenti. Abbiamo inoltre chiesto un’audizione di sindacati e organizzazioni agricole sul tema vendemmia e utilizzo della manodopera in agricoltura.

 

Chiamparino e la sua Giunta non ha ancora rispettato l’impegno di sollecitare il Governo ad estendere alle aziende agricole la possibilità di utilizzare, attraverso il lavoro accessorio, soggetti disoccupati, inoccupati e precettori di misure di sostegno al reddito. 

Infatti l’aula consiliare aveva approvato una mozione (prima firma Paolo Mighetti) per la regolarizzazione e semplificazione nell’ambito dell’utilizzo della manodopera in agricoltura, una problematica particolarmente diffusa nelle zone vitivinicole del basso Piemonte (Asti – Alessandria – Cuneo).

 

Situazione ai limiti dello sfruttamento che fa registrare numeri sconcertanti: il 62% della forza lavoro non ha accesso ai servizi igienici, il 64% all’acqua corrente ed il 72% si ammala (fonte CGIL).
Inoltre la giungla normativa mette anche alla berlina i tantissimi imprenditori agricoli onesti, che si trovano spesso spiazzati dalla burocrazia quando vogliono assumere regolarmente i braccianti.

 

Con il voucher è anche garantita la copertura assicurativa (INAIL) e quella previdenziale (INPS) nei limiti dei 5000 euro netti annui per prestatore ed impegna il lavoratore a effettuare una visita medica preventiva, a cura del medico competente in azienda o presso l’Asl.

 

Perché questi casi non si ripetano è urgente un intervento del governo regionale e nazionale per permettere alle aziende anche in un periodo di crisi economica, di regolarizzare i propri lavoratori.
Per questo oltre al rispetto degli impegni della mozione, chiediamo la convocazione a settembre dell’audizione sul tema braccianti. Quale momento potrebbe essere migliore, se non quello della vendemmia, per toccare con mano il problema?”.