Moscato, cresce l’attesa per la vendemmia 2015 | Annata che si preannuncia precoce e simile a quella del 2003

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I caratteri climatici dell’annata, con un andamento diverso rispetto al 2014 soprattutto a giugno e luglio, hanno galvanizzato i viticoltori di moscato. Neanche qualche piccola avvisaglia di crisi da eccesso di caldo e secco nelle posizioni meglio esposte ha frenato gli entusiasmi e così la carrellata di pareri è generalmente improntata all’ottimismo.

 

Un’annata che si annuncia precoce: “Precoce sarà precoce, – ha commentato Dante Caimotti di Camoma speriamo non troppo. Per noi sarebbe ottimale iniziare il raccolto il 1° settembre: significherebbe che le ultime settimane sono trascorse senza l’attuale morsa di caldo.”
L’andamento climatico favorevole tra fioritura e allegagione e una buona fertilità dell’annata hanno favorito una folta presenza di grappoli nei vigneti. Così, si preannuncia un’annata di buona quantità. Lo conferma Mauro Bianco che conduce vigneti di Moscato a Castagnole Lanze e a Neive. “Non sarà un’annata di esagerata abbondanza, ma nei filari l’uva c’è e si vede. Certo che se arriverà una pioggia, il risultato potrebbe essere migliore, sia in quantità che qualità. Ma non dipende da noi”.

 

A quale annata assomiglia quella del 2015? Bruno Cerutti di Cassinasco: “Per adesso, mi ricorda il 2003, anche se quell’anno il periodo di caldo e secco si è prolungato molto di più. Per ora è così, poi staremo a vedere”.

 

Cosa si augurano infine i viticoltori del Moscato nelle settimane prima della vendemmia? Monica Panzarella di Sant’Antonio di Canelli, una delle colline storiche per il Moscato: “Che non ci sia grandine, che venga una pioggia giusta, capace di rendere l’uva un po’ più ‘cicciuta’ e, infine, che si possa vendemmiare col sole“.